“C’è un libro sospeso per te” l’iniziativa che riprende la ‘filosofia’ dello storico caffè sospeso e che parte dalla libreria Ex Libris Cafè di Polla, in provincia di Salerno e che sta spopolando sui social con l’hashtag #librosospeso.
Circa quindici giorni fa un signore è entrato in libreria e ha pagato due libri, il primo per sé e l’altro lo ha lasciato in libreria, dicendo al libraio di consegnarlo al primo ragazzo o ragazza che fosse entrata per comprarne uno. Una catena di libri che parte per promuovere la lettura tra i giovani.
Dall’Ex Libris Cafè alla libreria “Il mio libro” di Milano, la cui proprietaria, Cristina Di Canio, ha lanciato l’hashtag che in due settimane ha fatto circa 1.000 condivisioni. Lasciare un libro pagato con una dedica allegata con un post-it. Chissà se questa bella e contagiosa iniziativa non incrementi la passione per la lettura, stravolgendo i dati Istat che nel 2013 hanno visto il 57% degli italiani a non aver letto nemmeno un libro contro il 43%, che probabilmente sta tentando di coinvolgere i non lettori con questo ‘virus’ solidale.
This post was published on Apr 18, 2014 17:49
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