Dopo la Meloni, Matteo Salvini rilancia la pace fiscale

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Matteo Salvini, parlando della pace fiscale, dichiara che vuole “liberare milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell’Agenzia delle entrate”

Durante una visita allo stabilimento Mermec-Ferrosud a Matera, il vicepremier Matteo Salvini ha parlato della pace fiscale: “Una grande e definitiva pace fiscale tra fisco e contribuenti è fondamentale, per liberare milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell’Agenzia delle entrate”, sottolineando poi che “Gli evasori totali per me possono andare in galera e buttare la chiave ma se qualcuno ha un problema fino a 30mila euro che si trascina da anni, chiudiamola. Gliene chiediamo una parte e azzeriamo tutto il resto”.

Discorso che ha ricevuto immediatamente molte critiche da parte delle opposizioni. Il Partito Democratico, tramite Francesco Boccia, ha commentato “Anziché premiare e ringraziare gli italiani che pagano le tasse, li umiliano, giustificando chi non lo fa e definendo le tasse un pizzo di Stato.”.

Giuseppe Conte si unisce alle critiche insieme al Movimento 5 StelleNon sono affermazioni infelici, occasionalmente sfuggite. Esprimono una visione chiara e si accompagnano alla guerra fatta in Europa per non utilizzare i pos e per aumentare la soglia del contante.”

Frasi queste di Salvini che risultano particolarmente problematiche alla opposizioni e indicative della linea di governo se sommate alle precedenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha definito le tasse come “pizzo di Stato”, sottolineando come la lotta all’evasione fiscale non si fa al piccolo commerciante bensì alle big company e alle banche, e di Carlo Nordio, queste ultime solo un mese fa, secondo cui il sistema fiscale “schizofrenico”, con una serie di contraddizioni, impedisce all’imprenditore onesto di essere perfettamente a norma.