Evidentemente non sono bastati a Mediaset il servizio de ‘Le Iene’, che hanno voluto mostrare una Napoli in cui a poter fare qualcosa di buono è sempre e solo la camorra, l’attacco di Feltri ai meridionali “inferiori”, il servizio di ‘Striscia la Notizia’ contro il professor Paolo Ascierto. No, ci voleva l’ennesimo colpo basso. E questa volta travestito da qualcosa di positivo.
La puntata di ieri del programma ‘Dritto e Rovescio’, condotto da Paolo Del Debbio ha visto l’ennesima guerra Nord contro Sud, anzi, in questo caso, come recita il titolo: Sud vs Nord. Non crediamo sia stata casuale come scelta. Tra le immagini di Feltri e De Luca, però, all’improvviso spunta un collegamento-intervista con una signora, una certa nonna Margherita, da Napoli. La donna racconta le bombe degli americani, la Resistenza, le 4 giornate. Tutto fa sembrare a un suo racconto in vista del 25 aprile, ma non è così. Infatti nonna Margherita è stata chiamata in causa per raccontare la paura del Coronavirus. (Feltri: ne parla Maurizio De Giovanni (Video)
Ecco, allora, che comincia lo show. Urla, sbraita, gesticola. Intima “la gente del nord” a non scendere al sud per non minacciare la sua salute. La domanda, a questo punto, è d’obbligo: perché per mostrare il punto di vista di Napoli è stata mandata in onda la sua immagine più stereotipata? Sarebbe potuto essere invitato un giornalista, uno scrittore, un intellettuale napoletano. Ma anche un medico, uno studente. No, perché quella persona avrebbe parlato della Napoli che non piace mostrare. Quella che non fa parte di una commedia.
Ridicolizzando la stessa nonna Margherita, che non ha colpe e che è stata vittima di un gioco conosciuto, quanto vecchio, ma sempre in grado di funzionare. Come questa volta.