“Due di picche”, il nuovo romanzo di Paquito Catanzaro

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In questa sua nuova fatica letteraria l’autore, racconta, tra il serio e il faceto, una storia di tre ragazzi, tre maghi del computer in grado di affrontare qualsiasi problema tranne uno: trovare una fidanzata. Riusciranno nell’ardua impresa o spetterà loro il più classico dei due di picche?

Mirko, Dante e Romualdo sono tre cervelloni – con la passione per i fumetti, il cinema e i giochi di ruolo – che lavorano nel settore delle telecomunicazioni. Nonostante il quoziente intellettivo superiore alla norma e le grandi capacità professionali, nessuno dei tre eccelle nell’arte della seduzione. Per cercare di colmare questo gap si affideranno a Massimo Valsecchi, ex divo dei fotoromanzi, che farà loro da maestro di seduzione.

Una commedia divertente che strizza l’occhio al cinema degli anni ’70 – Valsecchi vede in Massimo Ciavarro la sua nemesi – e che prende in giro qualsiasi stereotipo sentimentale.

«In amore» dichiara l’autore «credo sia necessaria la leggerezza. Essere sé stessi è l’unica tecnica da apprendere e praticare costantemente. Mettendo però in conto che potremmo non piacere alla donna (o all’uomo) che abbiamo sempre desiderato. Fino a quel momento, che si vada avanti col sorriso sempre e comunque».

Magari lo stesso sorriso seducente di Massimo Valsecchi, fulcro della storia, venuto alla luce durante un laboratorio di scrittura.

«Devo la nascita di questo personaggio» continua Paquito «a Sergio Brancato e Gianluca Calvino. Su indicazioni del primo creai un racconto del quale era protagonista un ex divo dei fotoromanzi che, a dispetto dell’età, continuava a far strage di cuori. Nella Bottega di Pompei (il laboratorio di scrittura coordinato da Calvino, ndr) ho creato il personaggio di Mirko e abbozzato il romanzo».

Una storia nella quale hanno creduto fin da subito l’editore Aldo Putignano e lo scrittore Pino Imperatore, autore della quarta di copertina.

A dispetto della quarantena, il libro comincia a muovere i primi passi anche grazie ai social network. «Ne sto scoprendo le potenzialità» continua l’autore. «Buona parte del mio tempo libero lo sto investendo nella promozione del romanzo su piattaforme come Instagram e Facebook grazie alle quali mi sto rivolgendo a una platea molto vasta e quanto mai variegata. Le persone sono incuriosite dalla storia di Romualdo, Mirko e Dante e vogliono sapere se riusciranno nel loro intento».

Un’ardua sentenza affidata a tutti quelli che desiderano concedersi circa 150 pagine di leggerezza augurandosi di non beccare un due di picche prima della parola fine.