A lanciare l’allarme malattie veneree in Campania è la professoressa Gabriella Fabbrocini, del Consiglio Superiore di Sanità e docente di dermato-venereologia presso l’università Federico II. Il suo intervento avvenuto nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze Biotecnologiche, per l’incontro organizzato dall’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, per parlare proprio delle problematiche legate alle malattie sessualmente trasmettibili, non è molto rassicurante, in quanto sostiene che ci sia “un preoccupante aumento di malattie sessualmente trasmissibili, anche quelle che si ritenevano scomparse come la gonorrea e la sifilide”.
Allarme malattie veneree in Campania – più colpita la fascia d’età tra i 15-25 anni
I giovani sono quelli più a rischio, sostiene Gabriella Fabbrocini: “Nonostante oggi molte cosa si sappiano, i ragazzi non sembrano prendere troppo sul serio i rischi di una vita sregolata. Si potrebbe dire che in tema di sesso i giovani sanno tutto, ma non capiscono niente”.
I dati sono preoccupanti, specialmente tra i ragazzi tra i 15 e 25 anni, dove l’aumento dei contagi cresce anno dopo anno. Purtroppo, come spiega la professoressa, sono in aumento i rapporti occasionali, spesso associati a sintomi depressivi, ma sono in aumentano anche i ragazzi che non usa protezioni. La metà degli intervistati, infatti, dichiara sia inutile usare precauzioni. Un quarto le usa alle prime armi, poi smette. Infine, oltre tre quarti crede di essere al riparo da qualsiasi malattia solo perché ripongono fiducia nel partner con cui vanno. Ed ecco spiegato in breve l’allarme malattie veneree in Campania. La colpa sicuramente va data alle istituzioni e alle famiglie, che spesso non parlano di sesso con i ragazzi, ma la colpa va data anche alla rete dice la professoressa, che ha travolto qualsiasi tabù.