La cultura napoletana piange Marcella Marmo, professoressa di storia contemporanea presso l’Università Federico II e studiosa della camorra tra 800 e 900.
E’ morta a Napoli, all’età di 75 anni, la professoressa di storia contemporanea presso l’Università Federico II e studiosa della camorra tra 800 e 900, Marcella Marmo. A dare l’annuncio, oggi, i figli Arianna e Carlo Sacerdoti, che ricordano la madre come “raffinata intellettuale e accademica”
BIOGRAFIA
Si è laureata nel 1969 presso l’Università degli Studi di Napoli. È stata borsista presso la Fondazione Luigi Einaudi di Torino. A partire dal 1975 ha svolto, in qualità di professore incaricato e professore associato, gli insegnamenti di storia economica presso l’Università di Salerno, di Storia sociale presso l’Istituto Universitario Orientale, di Storia dei partiti e dei movimenti politici presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli “Federico II”. Dal 2000 è professore ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli “Federico II”.
Dal 1977 al 1982 ha fatto parte del Comitato di redazione e del Comitato scientifico di “Quaderni storici”. È membro dell’IMES e della redazione di “Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali”. Presso l’Università di Napoli “Federico II” dirige il Centro interdipartimentale per la storia comparata delle società rurali in età moderna e contemporanea e fa parte del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Storia.
Le sue prime ricerche si sono svolte su tematiche di storia delle strutture economico- sociali di Napoli tra età crispina e giolittiana, connesse alle leggi d’intervento pubblico e alle relative trasformazioni indotte negli assetti economici ed urbanistici, nella stratificazione e nei movimenti sociali. Un successivo filone di ricerca si è orientato su tematiche di storia della criminalità e dell’ordine pubblico tra Otto e Novecento, ed in particolare intorno alla camorra campana, curando insieme lo studio di storia sociale e il confronto tra storia e altre scienze sociali sulle categorie fruibili intorno alla criminalità organizzata. La prospettiva di storia criminale si allarga verso le istituzioni di controllo (polizia e magistratura) sull’arco cronologico 1840-1920, seguendo i processi di policing e disciplinamento in relazione al più ampio mutamento sociale e politico, anche alla luce della ricaduta sull’opinione pubblica meridionale ed italiana dei problemi di disordine sociale tipici del Mezzogiorno: da brigantaggio, camorra e mafia lungo la congiuntura di unificazione, alla vasta eco di alcuni processi penali di inizio Novecento, che ‘nazionalizzano’ la questione criminale attraverso nuovi circuiti di opinione orientati ad una ‘democrazia giudiziaria’ tipicamente radicale. Recentemente ha curato con Gabriella Gribaudi, per il V Congresso della Società Italiana delle Storiche, un panel su donne e criminalità organizzata. Tra altri aspetti delle tematiche della criminalità organizzata mafiosa, si è occupata della rappresentazione della mafia presente in Carlo Levi. Sui percorsi di questo importante intellettuale politico tra Nord e Sud ha curato un numero monografico della rivista “Meridiana” e seguito in diversi interventi a convegni le aperture della cultura azionista di Levi ad una rinnovata identità italiana tra la Resistenza, la prima età repubblicana, il centenario di Italia 61.
PUBBLICAZIONI
L’economia napoletana alla svolta dell’inchiesta Saredo e la legge dell’ 8 luglio 1904 per l’incremento industriale di Napoli, «Rivista storica italiana », 1969/ IV
Speculazione edilizia e credito mobiliare a Napoli nella congiuntura degli anni Ottanta, «Quaderni storici», 32/ 1976
Il proletariato industriale a Napoli in età liberale (1880- 1914), Guida editori, Npoli, 1978)
Mafia e camorra: storici a confronto, a cura di, ‘Quaderni’ del Dipartimento di Scienze sociali dell’ I.U.O., 1988/ 2
L’onore dei violenti, l’onore delle vittime. Un’estorsione camorrista del 1862 a Napoli, in Onore e storia nelle società mediterranee, a cura di G. Fiume, La Luna, Palermo, 1989
Tra le carceri e i mercati. Spazi e modelli storici del fenomeno camorrista, in Storia d’ Italia. Le regioni dall’ Unità ad oggi. La Campania, a cura di P. Macry e P. Villani, Einaudi, Torino, 1990)
Ordine e disordine. La camorra napoletana dell’ Ottocento, in ‘Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali’, 7-8 /1990
Le quartier sociologique, le quartier administratif. Sources et lectures de la camorra napolitaine du XIXe siècle, in Le quartier urbain en Europe (XVIIIe-XIXe siècle),‘Melanges de l’Ecole française de Rome’, 1993/ 2
La strana forma del credito. Cultura urbana e autorità liberale nella vicenda delle banche- usura, in Fra storia e storiografia. Scritti in onore di Pasquale Villani, a cura di P.Macry e A. Massafra, Il Mulino, Bologna, 1994
Dalla camorra impresa alla camorra impresa. Alcune riflessioni su cause e contesti, in La mafia le mafie. Tra vecchi e nuovi paradigmi, a cura di G. Fiandaca e G. Costantino, Laterza, Roma-Bari 1994
Le ragioni della mafia: due recenti letture di storia politica e sociologia economica, in ‘Quaderni storici’, 88/ 1995
La criminalità italiana: quale storia tra passato e presente?, discussione tra R.Catanzaro, S. Lupo, M. Marmo, A.Mazzacane intorno a La criminalità (Storia d’Italia, Annali 12, a cura di L. Violante), in ‘Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali’, 1998/33
Camorra anno zero, in ‘Contemporanea’, 1999 /3
Quale ordine pubblico. Notizie e opinioni da Napoli tra il luglio ’60 e la legge Pica, in Quando crolla lo Stato. Studi sull’Italia preunitaria, a cura di P. Macry, Liguori, Napoli 2003
“Processi indiziari non se ne dovrebbero mai fare”. Le manipolazioni del processo Cuocolo (1906-1930), in La costruzione della verità giudiziaria, a cura di M. Marmo e L. Musella, Napoli, ClioPress 2003 (http://www.storia.unina.it /cliopress/marmo.html)
Carlo Levi. Riletture, a cura di, ‘Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali’, 53/2006, ivi gli scritti: Riletture di Carlo Levi; Discutendo di autonomia, da Carlo Levi ad oggi, discussione con Vito De Filippo, Aldo Cormio, Mimmo Sammartino
La « modération des juges » dans l’Italie unie: quelques procès de Camorra et de corruption dans le Tribunal de Naples (1867-1871), in Les enquêtes judiciaires en Europe au XIXe siècle. Acteurs imaginaires pratiques, sous la direction de J-C Farcy, D. Kalifa, J-N. Luc, éd. Creaphis, Paris 2007
Camorra come Gomorra. La città maledetta di Roberto Saviano, in ‘Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali’, 57/ 2007
La dite « société honorée »: codes criminels, représentations sociales et identification juridique de la Camorra napolitaine aux XIXe et XXe siècles , in La violence et le judiciaire: discours, perceptions, pratiques, sous la direction de A. Follain, B. Lemesle, M. Nassiet, E.Pierre, P.Quinbcy-Lefebvre, Presses univer. de Rennes, Rennes 2008
L’Italia del valori pre-moderni, in Oltre la paura. Percorsi nella scrittura di Carlo Levi, a cura di G. De Donato, Donzelli 2008
La città camorrista e i suoi confini. Napoli agli inizi del Novecento, in Camorre, mafie e reti internazionali dell’illegalità, a cura di G. Gribaudi, Bollati Boringhieri 2009
L’opinione pubblica nel processo penale: Giano bifronte, ovvero la verità giudiziaria contesa, in‘Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali’, 63/ 2009