Un grande Amauri fa volare il Parma. Agganciato il treno Europa.
di Nicola Rossi
E’ una domenica pomeriggio ottimale a Parma per una partita di calcio. L’atmosfera è delle migliori: tanti sorrisi, clima disteso ma concentrato. D’altronde la classifica dei crociati lo permette. Per la squadra di Donadoni è un match importante, un ulteriore banco di prova per testare le vere capacità dei ducali. Di fronte c’è l’Udinese con il morale quasi a terra e bloccata a 20 punti in classifica ed in piena lotta per non retrocedere. Sugli spalti spunta uno striscione, lato Curva Nord, “La strada giusta è stata tracciata, continuate ad onorare la crociata”. Un messaggio chiaro dei tifosi e di un’intera città a lottare con cuore e grinta per quell’obiettivo tanto agogniato e desiderato, l’Europa.
La sfida entra subito nel vivo con un Parma all’arrembaggio. I primi 30 minuti sono proprio di marca ducale: la compagine di Donadoni comanda il gioco, attacca a ripetizione e vince tutti i contrasti. Da sottolineare una grande occasione per Acquah che, con un destro micidiale dal limite dell’area, mette seriamente alla prova le qualità di Brkic che devia in angolo. La squadra friulana è in netta difficoltà e le scelte di mister Guidolin di schierare gente giovane e di tenere Di Natale in panchina forse lasciano qualche dubbio. Infatti la coppia d’attacco formata da Nico Lopez e Muriel è praticamente inoperativa. Il gol è nell’aria ed arriva al 35′ quando Cassano mette un cross delizioso e preciso sulla testa di Amauri che, di testa, sigla il vantaggio crociato. L’attaccante italo-brasiliano firma il suo quarto gol in campionato per un inizio 2014 da sogno. Il Tardini esplode di gioia. Si respira aria di grandi traguardi. Aria d’ Europa.
La sfida però è lunga ed il Parma lo sa. I friulani entrano, nella seconda frazione di gioco, più vogliosi e reattivi. Provano a rendersi pericolosi più volte e sfiorano il pareggio in un due occasioni ma è bravo Mirante che chiude la saracinesca non facendo passare niente alle sue spalle. L’Udinese però prende coraggio ed la squadra di Donadoni permette l’avanzata friulana ma il risultato è sempre a favore dei padroni di casa. Da registrare due grandi occasioni: Biabiany, forse con la testa già in Cina, non riesce a finalizzare un ottimo contropiede e Brkic, con un gran colpo di reni, nega la gioia del primo gol da professionista in Serie A al giovanissimo José Mauri, centrocampista classe ’96, che con gran personalità prende in mano le redini del centrocampo ducale al posto di uno stanchissimo Marchionni.
La sfida termina 1-0 con il gol di un sempre più ritrovato Amauri. L’Udinese è sempre più invischiata nella lotta per non retrocedere ed in netta difficoltà psicologica. Vola, invece, il Parma nelle zone altissime della classifica. Decimo risultato utile consecutivo, quarta vittoria nelle ultime quattro. Ora che è agganciato il treno Europa, è severamente vietato scendere prima del capolinea.