Eclissi solare 2015: come fotografare l’evento

Quando mancano poche ore all'eclissi solare 2015, alcuni pratici consigli per poter fotografi amatoriali che vorranno immortalare l'evento

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Eclissi solare 2015: come fotografare l'evento

Mancano ormai poche ora all’eclissi di sole che domani sarà visibile, anche se solo in maniera parziale, dall’Italia. E, considerato che la prossima si verificherà solo nel 2026, non soltanto nessuno vorrà perdersela (ecco dove e come seguirla a Napoli), ma, in molti vorranno immortalare il momento. Ecco che, quindi, abbiamo alcuni consigli per tutti gli appassionati di fotografia che volessero cimentarsi. Ovviamente chiarendo subito come sia molto difficile ottenere un buon risultato con uno smartphone o un Tablet. Di contro, sarà necessario utilizzare Reflex digitali o analogiche o anche apparecchiature di ultima generazione come mirrorless con ottiche spinte.

Alcuni pratici consigli per i fotografi amatoriali che vorranno immortalare l’eclissi solare 2015

Prima di tutto, però, è necessario ricordare che, nonostante sia parzialmente oscurato, durante un’eclissi parziale il Sole continua a emettere raggi ultravioletti, infrarossi e onde radio e che una prolungata osservazione può danneggiare la retina e in alcuni casi portare alla cecità. Un’esposizione prolungata dell’occhio alla luce solare può causare infatti quella che viene definita cecità da eclissi o maculopatia solare. In pratica la radiazione solare va a colpire e danneggiare i fotorecettori, vale a dire i neuroni specializzati che si trovano sulla retina deputati a tradurre lo stimolo luminoso in informazioni per il cervello. Negli esseri umani esistono due tipi di fotorecettori: i coni e i bastoncelli. Il pericolo è dato anche dal fatto che i danni alla retina avvengono senza alcuna sensazione dolorosa e che gli effetti sulla vista vengono avvertiti diverse ore dopo che il danno è stato provocato, mentre in principio si avverte solamente una sensazione di abbagliamento. L’utilizzo di comuni occhiali da saldatore rende l’osservazione più sicura o in alternativa sarà necessario procurarsi idonei occhialini di carta con filtri di protezione appositi detti “occhiali da eclissi”. Facili da reperire dall’ottico e poco costosi.

Anche i sensori delle macchine fotografiche possono danneggiarsi irrimediabilmente senza l’uso di filtri professionali fotografici realizzati in mylar, una pellicola oscurante molto efficace nel respingere i raggi solari. Presumendo, però, che non tutti li posseggano, una valida alternativa, può essere il ricorso a vetri da saldatore, che si possono trovare in ferramenta a pochi euro. Posizionandoli davanti all’obiettivo si otterrà lo stesso effetto.

 

Eclissi solare 2015, l’utilità di normali vetri da saldatore per mantenere la sicurezza

Per ottenere un ottimo risultato, sarà importante posizionarsi in uno spazio ampio e pulito. Così da evitare che il cambiamento di posizione generato dalla rotazione terrestre possa ostruire la visuale del sole con un albero o un qualsiasi altro ostacolo.

Per quanto riguarda l’uso di teleobiettivi, sarebbe di grande aiuto uno di almeno 300 mm, ma rivolgendoci a chi si vuol cimentare in questa “avventura” solo dal punto di vista amatoriale, potrà andar bene anche uno meno spinto. Fondamentale, però, sarà impostare la macchina fotografica al massimo della dimensione di immagine e qualità di file. Solo così, in post produzione potrete ingrandire e avvicinarvi più possibile al soggetto. Per inquadrature più larghe, per evitare che il sole “diventi” troppo piccolo, non scendete sotto i 70 mm.

Altro utile consiglio è quello di non impostare Iso troppo elevati e non scendere con i tempi al di sotto di 1/100esimo di secondo altrimenti vi ritroverete con un’immagine mossa. Chiudere il diaframma il più possibile, vi consentirà di avere più dettaglio. Ovviamente è sempre consigliabile fare delle prove di esposizione.

In ultima analisi, considerato che si tratta di una fotografia da effettuare su una più che lunga distanza, molto importante potrà essere dotarsi di un cavalletto treppiedi il più stabile possibile. Sarebbe davvero un peccato aver considerato tutto e poi ritrovarsi con un’immagine mossa.