Nel corso di due ricerche molto recenti, pubblicate sulla rivista Pain e su Plos Biology, si è dimostrato che l’effetto placebo è benefico nel campo del dolore cronico, anche quando il paziente è consapevole di assumere medicinali senza nessun principio attivo.
La prima di queste ricerche è stata fatta su 83 pazienti a Lisbona. I pazienti sono stati divisi in due gruppi a cui sono stati dati dei normali antidolorifici, ma ad uno di questi è stato spiegato cos’è il placebo ed è stata indicato qual era il medicinale senza principi attivi. Ebbene, i pazienti consapevoli di star assumendo placebo hanno avuto una significativa riduzione del dolore fisico e della disabilità che ne conseguiva.
Ma come mai è successo? A quanto pare, già il solo fatto di interagire con medici e infermieri e assumere medicinali, porta inconsciamente il paziente a credere di star subendo un trattamento. Anche se chi assume placebo sa di assumere un medicinale “inefficiente”, ha dei miglioramenti poiché c’è una componente inconscia che risponde comunque al trattamento.
Il secondo studio, invece, condotto a Chicago, ha indagato sulla risposta al placebo di alcuni pazienti tramite una risonanza magnetica funzionale, rilevando le zone del cervello che si attivano quando il paziente risponde positivamente al placebo. Questo metodo servirà agli specialisti per capire quale parte del cervello si attiva quando il paziente sente dolore, in modo da scegliere un farmaco che arrivi nel punto giusto.
This post was published on Nov 4, 2016 0:01
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