Resta in carcere Patrick Zaki, lo studente dell’Università Alma Mater di Bologna arrestato per ”propaganda sovversiva su Internet” dalle autorità egiziane all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio dello scorso anno. Lo riferiscono sui social gli attivisti e gli studenti dello stesso Ateneo frequentato da Zaki, che chiedono il suo rilascio immediato.
La decisione di prolungare la custodia cautelare senza un processo è stata presa dal Tribunale del Cairo. Questo significa, si legge sui social, che lo studente egiziano trascorrerà in carcere il suo trentesimo compleanno.
”Non sappiamo perché la detenzione sia stata rinnovata e non sappiamo perché ai rappresentanti delle ambasciate sia stato impedito di partecipare. Come al solito, non sappiamo nulla”, si legge sull’account di Twitter FreePatrick, ricordando che ”tra due settimane compirà 30 anni in cella, lontano dai suoi cari”. “E’ stato impedito di entrare in aula e vietata la partecipazione alla sessione” ai ”rappresentanti delle ambasciate e all’avvocato dell’Unione europea” si legge. E questo ”nonostante tutti i tentativi della squadra di difesa di Patrick”, che ”sono stati accolti con un rifiuto”.
”Nonostante tutto, continuiamo a sperare e augurarci che la situazione cambi e che ritroveremo Patrick tra noi il prima possibile”, proseguono gli attivisti.
This post was published on Giu 3, 2021 11:54
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