Elda Morlicchio, rettrice dell’Orientale: “Il vero Islam è tutt’altro”

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elda morlicchio

Intervistata per l’Adnkronos, Elda Morlicchio, rettrice dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale, parlando di quanto successo venerdì 13 nel cuore della Francia ha detto: “Gli attentati di Parigi? Rimaniamo particolarmente colpiti da questi episodi, perché vanno nella direzione opposta rispetto al nostro modo di concepire la convivenza tra culture e religioni diverse”.

“Questa volta – spiega Elda Morlicchio – credo che il problema sia di portata maggiore perché riguarda la difesa dei valori della cultura, che per definizione non ha confini e non ha colori politici. Ho letto in questi giorni moltissimi commenti, provenienti da vari esponenti anche dello stesso mondo islamico, che ci ricordano che questo non è Islam. Ci teniamo moltissimo a ricordarlo”.

“Non si possono confondere atti terroristici con una religione che sicuramente non predica il terrore – continua la rettrice -. Lo scorso anno l’Ateneo ha organizzato un ciclo di incontri aperti alla città dedicati all’Islam proprio per spiegare a chi non se ne occupa quotidianamente, cos’è il vero Islam. Credo sia anche questo il compito delle università e di tutte le istituzioni culturali, quello di contribuire alla diffusione della cultura e della conoscenza. Attraverso la conoscenza nasce la tolleranza e la convivenza pacifica, si fa luce nelle menti e dalla mente si passa al cuore, riuscendo così a comprendere realtà diverse e facendo in modo che questi irresponsabili siano sempre più isolati e non confusi con chi invece segue una fede che va rispettata”.

Elda Morlicchio: “Bisogna continuare a fare cultura”

Infine la rettrice dell’Orientale ricorda che uno dei modi per combattere la morte e il terrore è con la cultura. Non a caso l’università ha attuato un progetto che donerà borse di studio a 12 giovani rifugiati presenti a Napoli: “Anche questo è un modo di combattere la morte e il terrore – sottolinea Elda Morlicchio – aiutare i rifugiati che adesso si trovano qui con noi a poter partecipare alla nostra vita culturale e poter avere la possibilità di interirsi nella nostra comunità. Non può che venirne ricchezza, non c’è uno scontro occidente contro oriente ma due realtà belle, ricche, diverse che nel corso dei secoli si sono più volte incontrate e scontrate”. “Oggi il nostro dovere come istituzione culturale è di affermare e contribuirne alla conoscenza, e continuare a fare cultura”, conclude.