La candidata a sindaco di Napoli Alessandra Clemente ha commentato l’esito delle elezioni, sottolineando anche la presenza di così poche donne in Consiglio: “Solo 9 contro 32 uomini è un dato che fa male”.
“Grazie a tutte le persone che ci hanno sostenuto e che domenica, come noi, hanno creduto che questo progetto politico fosse la migliore proposta per la guida della citta’”. Cosi’ la candidata a sindaco di Napoli Alessandra Clemente ha commentato l’esito delle elezioni che hanno premiato l’ex rettore dell’Universita’ Federico II Gaetano Manfredi. “Grazie a tutta la squadra di candidate e candidati, donne e giovani, persone con competenza che si sono messe in gioco e grazie alle quali ho vissuto una delle campagne elettorale piu’ difficile ma anche piu’ vera” prosegue Clemente che con 19.338 preferenze ha ottenuto il 5,58% dei voti complessivi, risultato che le consente di entrare in Consiglio comunale.
“Non abbiamo scelto compromessi, abbiamo messo al centro i temi, portando i nostri anni di impegno, le nostre storie, i nostri progetti, i nostri sogni per la citta’ che vogliamo costruire insieme ai napoletani. Il nostro e’ un risultato importante, una base solida da cui ripartire. Cosi’ come dobbiamo ripartire da una critica e un’autocritica sane delle cose che non sono andate, perche’ ora dobbiamo andare oltre. Ci impegniamo a portare avanti questo progetto e lo faremo grazie alla forza del Consiglio comunale e dei consigli municipali dove i nostri punti del programma, i nostri impegni, cio’ che abbiamo raccolto in questi mesi di campagna elettorale, continueranno ad andare avanti con ancora maggiore impegno, passione, determinazione per questa citta’. Noi ci siamo e ci saremo, lo abbiamo promesso e continueremo a farlo nel modo migliore per la nostra Napoli”.
Alessandra Clemente si è poi concentrata sulla presenza delle “poche, anzi pochissime le donne elette in Consiglio comunale, segno di una politica cittadina che non si e’ saputa rinnovare e non e’ stata in grado di raffigurare cio’ che invece esprime la citta’”.
“Soltanto 9 donne – prosegue -, contro 32 uomini che siederanno in Consiglio, e’ un dato che non fa del bene a Napoli, citta’ dove la popolazione femminile supera quella maschile. Una sproporzione che non deve essere il preludio per una desensibilizzazione sulle politiche di genere da attuare in citta’ e per le quali tanto e’ stato fatto in questi anni dall’amministrazione uscente. Stara’ a noi consigliere essere un monito costante, nonostante la sensibile inferiorita’ nei numeri, per far si’ che il nostro peso in quanto donne non venga messo in secondo piano dalla maggioranza maschile – conclude – presente nel parlamento cittadino”.