di Maria Stella Rossi – Le tensioni internazionali che avevano coinvolto Cina e Giappone nella contesa delle isole Senkaku (o Diaoyutai in cinese) sembravano finalmente essersi assopite di poco, per lo meno fino a quando USA, Sud Corea e lo stesso Giappone non hanno deciso di sfidare il regime cinese, sorvolando l’area delle Sensaku/Diaoyutai con degli aerei militari.
I primi a lanciare il sasso sembrerebbero essere stati i B-52 americani – accuratamente disarmati – con l’intento di contestare le pretese cinesi sulle isole, portando quindi gli Stati Uniti a schierarsi dalla parte del Giappone, nonostante all’inizio della crisi si fossero dichiarati neutrali.
Il motivo di questa provocazione deriverebbe dalla volontà della Cina di assumere il totale controllo dello spazio aereo delle isole, nonostante di fatto queste siano di proprietà del Paese del Sol levante.
Seguendo l’esempio americano, anche il Giappone e il Sud Corea hanno deciso di sorvolare con i propri aerei militari le Sensaku/Diaoyutai, evitando accuratamente di comunicare la loro azione alle autorità militari cinesi.
Dura la replica di Pechino: la Bbc ha infatti annunciato che dei caccia da guerra si sono si sono alzati in volo con l’intenzione di difendere ciò che la Cina nei giorni scorsi ha rivendicato per sé. Il messaggio è abbastanza chiaro, gli aerei che sorvoleranno l’aera con intenzioni ritenuti ostili verranno abbattuti all’istante.
Nonostante l’azione compiuta nelle scorse ore, dalla Casa Bianca hanno fatto sapere che forte è il desiderio di poter vedere finalmente risolto in maniera pacifica e diplomatica lo screzio tra Cina e Giappone.
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28/11/2013