“Eptameron”: una idea originale nata dalle due amiche e colleghe di scuola che, appassionate di scrittura, hanno deciso di dar vita a questi racconti ispirandosi al Decameron.
Due volumi che raccolgono racconti sui sentimenti umani, questo sono i libri “Eptameron”, volumi 1 e 2 delle brave scrittrici Maria Teresa Galante e Emanuela Caracciolo e editi da lfa publisher. Una idea originale nata dalle due amiche e colleghe di scuola che, appassionate di scrittura, hanno deciso di dar vita a questi racconti ispirandosi al Decameron, le cento novelle scritte da Giovanni Boccaccio nel XIV secolo, forse tra il 1349 e il 1353. Anche le due scrittrici di Latina hanno deciso di raccontare i sentimenti umani attraverso delle novelle scritte appunto a quattro mani. La raccolta è suddivisa in dieci sezioni, a cui corrispondono altrettanti temi, tra cui l’amore, il pregiudizio, l’amicizia, l’attentato, il mistero, l’umorismo, la cura.
Queste novelle sono lette da un gruppo di amici che si riuniscono nel magnifico scenario del Circeo, Lazio, per confrontarsi, discutere, ritrovarsi e desiderosi di fuggire dalla realtà dominata dalla tecnologia e dall’avidità e egoismo umano. I sentimenti sembrano non avere più posto, ma non nel cuore di questo gruppo di amici che vogliono invece continuare a comunicare con le parole. L’avvento del covid 19 metterà a dura prova le loro riunioni in presenza, ma loro decideranno di continuare anche da remoto, perché la mente umana possa continuare a salvarsi solo attraverso il dialogo. Due volumi davvero interessanti, pieni di verve narrativa, di riflessioni, di aneddoti.
Uno squarcio sul buio dei nostri tempi, ecco cos’è “eptameron” vol 1 e 2, una idea ben scritta per raccontare la nostra realtà, i sentimenti umani, anche quelli più inconfessabili, quelli che parlano delle debolezze umane. Ognuno di noi può ritrovarsi in una delle novelle o in più di una, oppure in tutte, perché l’animo umano è pieno di sfaccettature che si nascondono anche a se stessi. La scrittura delle due autrici è piena, sincera, senza vincoli, senza ipocrisie, a volte lieve, altre introspettiva, altre senza pelli sulla lingua, altre volte soave e attraverso le loro diverse sensibilità di donna riescono a far conciliare le loro menti, i pensieri a quattro mani, i diversi punti di vista.
Scrivere in due un testo narrativo, in questo caso addirittura diviso in due parti, non è affatto facile, anzi tutt’altro. E’ una magia doppia che la Galante e la Caracciolo sono riuscite a creare, raccontando come, nonostante le difficoltà anche logistiche di incontrarsi, il confronto è alla base di una società che ancora si ritiene civile e il dialogo può salvare le diversità dell’essere umano. “Eptameron” vol 1 e 2 è anche una grande lezione di vita per tutti coloro che vogliono negare la libertà di pensare.