Era diplomata e addirittura iscritta all’università Chiara, che da 8 anni viveva tra i rifiuti e non vedeva la luce del sole, segregata in casa sua, in un appartamento a via Omodeo al Vomero, vittima della follia della sua stessa madre. Sono questi i nuovi dettagli che emergono dalle indagini degli agenti del Commissariato Arenella che ieri hanno fatto l’assurda scoperta.
Chiara viveva senza acqua né gas, completamente succube di una madre aguzzina anche per nutrirsi: era la donna 69enne infatti, sua carceriera, a consegnarle un paio di giorni a settimana delle buste della spesa contenenti alimenti. Buste che venivano poi abbandonate dove capitava nella stanza che le faceva da casa e che mai nessuno, in 8 anni, ha pulito.
Ma a sconvolgere gli inquirenti è un altro, inquietante dettaglio: dai primi accertamenti effettuati non pare che Chiara avesse un ritardo psichico. Circostanza che renderebbe ancor più inspiegabile la vicenda. Perché Chiara non avrebbe reagito? A quale inaudita violenza psichica è stata sottoposta per diventare così “docile”? Un’ipotesi al vaglio degli inquirenti è sicuramente quella della somministrazione di calmanti: Chiara avrebbe potuto essere stata sedata durante tutti questi anni. I medici del San Giovanni Bosco stanno facendo una serie di analisi. Intanto, dopo i condomini che nulla sapevano, gli inquirenti vogliono ascoltare altre persone, tra cui il fratello della ragazza che attualmente risiede fuori regione.
This post was published on Mar 2, 2014 11:14
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