ERGASTOLO PER IL 29ENNE CHE FECE A PEZZI PAMELA

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E’ stato condannato all’ergastolo Oseghale, il ventinovenne nigeriano, colpevole di aver ammazzato Pamela. Dopo quasi sei ore di camera di consiglio la giuria popolare ha riconosciuto il nigeriano di 29 anni colpevole di omicidio volontario aggravato perché commesso nell’ambito di uno stupro  e poi vilipendio, distruzione, occultamento di cadavere e violenza sessuale ai danni di una persona in condizioni di inferiorità psico-fisica.

Tra le pene aggiuntive, l’isolamento diurno per 18 mesi e la perdita della potestà genitoriale. Con il 29enne vengono arrestati tre suoi connazionali, che però sono scagionati dall’omicidio e rispondono “solo” di violenza sessuale aggravata. Pamela Mastropietro, diciottenne romana in cura presso la comunità terapeutica Pars di Corridonia per problemi psichiatrici e di dipendenza, è stata uccisa e fatta a pezzi la sera del 30 gennaio scorso, a Macerata. Il 29 gennaio 2018 Pamela si allontana senza cellulari e senza documenti.

Nel suo vagare confuso trova solo persone che approfittano di lei. Prima un uomo che le da un  passaggio, poi un tassista che la porta a casa sua. Il giorno dopo non le va meglio e, perso il treno che la riporterebbe a Roma, incappa nel pusher Oseghale. In cambio di droga Pamela accetta di avere rapporti con lui, poi dice basta ma da quella trappola non uscirà più se non fatta a pezzi in due valigie trovate sul ciglio di una strada a Pollenza. Le indagini sono brevi perché Oseghale viene ripreso dalle videocamere lungo il percorso e arrestato due giorni dopo.

Valerio Campanile
Gabriele Aconito