Gli eroi del Covid sotto scorta

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I medici, eroi della pandemia, finiscono sotto scorta e devono temere coloro che cercano di aiutare

Il Covid è stato ed è l’evento più traumatico e quello che si porterà dietro, a distanza di anni, più ripercussioni in più campi negli ultimi decenni.

Un campo toccato fortemente dal Covid è quello umano e comportamentale. Un esempio, le nuove generazioni sono state terribilmente limitate nelle relazioni sociali, che per i più piccoli sono fondamentali per la corretta crescita, modificandone così gli atteggiamenti e i caratteri.

Anche negli adulti ci sono stati dei cambiamenti di tendenze caratteriali, alcuni hanno persino tirato fuori dei lati della propria personalità estremi, per esasperazione, paura o anche la mancanza di paura in conseguenze.

C’è chi è diventato violento, chi solo verbalmente e chi è andato ben oltre, in particolare per far valere le proprie opinioni, in questi casi quasi sempre di negazione e rifiuto di fronte l’evidenza delle conseguenze del Covid.

Per questa ragione, a molti degli esperti che hanno lavorato a favore del collettivo sono arrivate minacce, invece di parole di ringraziamento. Aggressioni, proiettili in buste, pedinamenti, cyberbullismo, minacce di violenza e morte, per colpire in modo vigliacco chi ha solo aiutato in modo altruistico e onesto il prossimo.

Molti esperti che sono stati fondamentali per la comprensione dei pericoli, ma anche delle fake news, inerenti al Covid, che hanno supportato il popolo italiano attraverso un momento più che difficile, durante il quale non si poteva fare altro che aggrapparsi a degli schermi anche solo per sentire le voci di altri esseri umani, sono stati vittime di minacce e devono ora muoversi con la scorta.

L’infettivologo Matteo Bassetti ha così annunciato su Facebook: «Io non indietreggio di un solo millimetro dalle mie posizioni a favore dei vaccini e della scienza». Però, anche se reticente alla scorta, è stato costretto dalle aggressioni da parte dei no vax e minacce rivolte a lui e alla sua famiglia a ricorrere a una sorveglianza speciale.

Anche l’immunologa Antonella Viola è stata messa sotto scorta per il rischio portato dalle minacce dei no vax. A Mezz’ora in più ha dichiarato come «Il motivo per cui sono stata minacciata è perché sostengo che i bambini debbano essere vaccinati. Non posso non dirlo perché andrei contro le mie convinzioni».

Si può quindi dire che questo periodo Covid, anche se in molti casi ha tirato fuori il bello e l’altruismo delle persone, abbia anche fatto toccare il fondo umano alla nostra società, se persino viviamo in un mondo in cui le persone che aiutano devono poi vivere nella paura di coloro che vengono aiutati.