Al via gli esami di maturità per oltre 500mila studenti

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Sono cominciati questa mattina gli esami di maturità per oltre 500mila studenti dell’ultimo anno delle superiori.

Al via oggi dalle ore 8,30 gli esami di maturità per oltre 500mila studenti dell’ultimo anno delle superiori: si tratterà di un maxi colloquio orale, in presenza, che partirà dalla discussione di un elaborato il cui argomento è stato assegnato a ciascuno studente dal Consiglio di classe. Le Commissioni saranno 13.349, per un totale di 26.547 classi coinvolte.

Come lo scorso anno, le Commissioni sono presiedute da un presidente esterno e sono composte da sei commissari interni. ll credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 60 punti, di cui fino a 18 per la classe terza, fino a 20 per la classe quarta e fino a 22 per la classe quinta. Con l’orale verranno assegnati fino a 40 punti. La valutazione finale sarà espressa in centesimi e sarà possibile ottenere la lode. Agli esami di maturità è stato ammesso il 96,2% degli studenti.

“Buongiorno ai ragazzi è un momento importante per la vostra vita, è un passaggio – così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Unomattina -. E’ l’esame di Stato, non è un esamino e non c’è una prova unica. I ragazzi discuteranno, parleranno con la commissione e discuteranno la loro tesi. Cosa succederà in futuro lo vedremo senza pregiudizi. Non verrete bollati come quelli del Covid, misurate voi stessi”. “Ragazzi credo che mai come in questo momento tutto il Paese sia con voi, tutto l’affetto è per voi che state superando questa prova. Avanti!”, ha detto poi Bianchi a Rainews 24 sottolineando che “il loro è un esame a pienissimo titolo, non è formula light e non è di serie B, è il loro esame” Ai ragazzi “dico di andare avanti con grande orgoglio” aggiunge il ministro che poi, a chi gli chiedeva cosa salverebbe di questo biennio difficile a causa della pandemia, risponde: “salvo tutto, salvo le difficoltà, salvo il fatto di utilizzare strumenti che prima non c’erano, salvo soprattutto la fatica dei ragazzi e degli insegnanti. L’esame è stata una cosa faticosa, conquistata, difficile e i ragazzi devono portare dentro di loro il risultato”.

“Se la situazione migliorerà da qui a settembre e permetterà a tutti di sentirsi sicuri, andremo oltre le mascherine”, ha detto il ministro dell’Istruzione. “Ce la faremo – ha aggiunto – se abbiamo il senso profondo di che cos’è la mascherina: non è una tassa da pagare, è uno strumento di protezione reciproca, quindi non è un’imposizione, è la nostra misura di come tutelare anche tutti gli altri”. “Se continueremo ad avere ognuno di noi rispetto dell’altro – ha concluso – è una misura che deve essere utilizzata con il buon senso di tutti” e quindi se la situazione migliorerà “andremo anche oltre”.