Con le nostre telecamere siamo riusciti ad entrare nel campo Rom nel quartiere di Poggioreale prima che le ruspe incominciassero ad abbattere le baracche. Uno scenario degno di un campo di concentramento con baracche numerate e servizi igienici scavati nel terreno, condizioni di vita disumane con gerarchie sociali evidenti, anche in un luogo che ha oltrepassato i limiti della vivibilità.)
Il campo è stato abbandonato dopo l’aggressione di una ragazza di 16 anni avvenuto ieri a Via del Riposo. I familiari della minore si erano successivamente recati presso il campo per chiarire la vicenda, ma sarebbero stati a loro volta aggrediti. A questo punto il malcontento degli abitanti della zona, da più di dieci anni alle prese con vicini “indesiderati”, sarebbe esploso inducendo la comunità rom a trasferirsi volontariamente in un’altra baraccopoli.
Da questa mattina al via la demolizione del campo, cui seguirà una necessaria bonifica dell’area, la quale dovrebbe essere messa, successivamente, a disposizione della comunità, come ipotizzato dal Presidente della IV municipalità Armando Coppola. Tanto lavoro quindi per le ruspe messe a del Comune di Napoli che ha negato, per ovvi motivi, ad un imprenditore del quartiere, offertosi volontario, di eseguire il lavoro con i propri mezzi.
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