Estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questa l’accusa che ha portato i Carabinieri di Casoria a notificare un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, ad un 40enne residente a Casoria, attualmente detenuto nell’istituto penitenziario di Secondigliano dal 18 marzo scorso, e ad un 31enne, residente ad Arzano, già noto alle forze dell’ordine.
Entrambi gli uomini sono ritenuti dagli inquirenti vicini al clan camorristico “Moccia”, operante a Casoria e Afragola.
Le indagini svolte dai militari dell’Arma, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, avviate tra febbraio e marzo scorso, hanno portato a tre tentativi di estorsione, con modalità tipicamente “mafiose” e all’arresto, in flagranza di reato, per estorsione aggravata dal metodo mafioso, del 40enne. Vittime delle estorsioni, due imprese edili del luogo che, in una circostanza, sono state anche costrette a sospendere la loro attività lavorativa a causa delle pressanti minacce.
Il 31enne, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato nella sua abitazione agli arresti domiciliari mentre Capuozzo è rimasto nel carcere di detenzione.
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