“Estratti di anime femminili ” è una riuscita operazione, frutto di una serie di incontri tra sole donne che hanno avuto l’opportunità di parlarsi e ascoltarsi al riparo da influenze esterne che molto spesso non consentono un dialogo sincero.
Francesca Saveria Cimmino e Carolina Fenizia hanno pensato di raccogliere una serie di testimonianze femminili con un libro “Estratti di anime femminili – Donne che danno voce alle donne”. È stata una riuscita operazione, frutto di una serie di incontri tra sole donne che hanno avuto, pertanto, la opportunità di parlarsi e di ascoltarsi al riparo da influenze esterne che molto spesso non consentono un dialogo sincero.
Al fine di preservare la genuinità e la profondità dei loro racconti, gli stessi sono stati firmati con nomi di fantasia.
I racconti danno la possibilità di leggere una serie di esperienze di vita vera completamente estranee a ogni forma di ipocrisia, di nascondimento di dinamiche fortemente segnate da un sedimentato maschilismo che, nonostante tante battaglie culturali, di genere, di richiesta, in parte ottenute, di una serie di provvedimenti legislativi è ancora fortemente presente.
Con il libro a cura di Cimmino e di Fenizia, abbiamo davanti agli occhi la evidente dimostrazione che c’è ancora tanto da fare e che sono ancora tanti, troppi, i casi di relazioni di coppia in cui le donne vedono trasformare quello che sembrava un coronamento di un sogno d’amore in una vera e propria prigione.
Da parte dei loro compagni emerge una gelosia incontenibile, che non conosce alcun limite, e che li porta a impedire qualsiasi tipo di incontro delle donne al di fuori del soffocante rapporto di coppia.
I racconti del libro evidenziano ogni forma di violenza, non ultima quella psicologica, che, tra i tanti danni, produce quello alla autostima della donna coinvolta in questi rapporti tossici, insani che tutto sono ad eccezione di una relazione che preservi e valorizzi la personalità femminile.
Questo genere di libri sono, purtroppo, ancora necessari, perché in misura ancora rilevante, per il timore di fare i conti con le scelte della propria vita, ci sono tuttora donne che quotidianamente si lasciano ingabbiare da relazioni con uomini che non hanno la capacità di vivere con le proprie partner un rapporto paritario. Un rapporto fatto di pieno rispetto della donna.
Una relazione di coppia è sano nella misura in cui si preserva la individualità di ciascuno con la consapevolezza effettivamente interiorizzata che la compagna d’ amore non è un qualcosa da possedere, ma un essere umano, in tutta la sua complessità, con il quale interagire.
Assistiamo ancora a fenomeni caratterizzati da una volontà maschile di possesso della propria compagna e, quindi, non è superfluo ribadire che tutto ciò è completamente in antitesi con l’ amore, quello vero.
I racconti compendiati da Cimmino e Fenizia costituiscono un contributo importante nella direzione sopra auspicata, perché illuminano efficacemente i drammi che spesso si vivono dentro tante case e che molto frequentemente facciamo finta di non vedere, perché i casi di violenza alle donne interrogano anche gli uomini che si ritengono lontani da certi comportamenti.
In realtà, se è vero che nulla nasce dal nulla, per quanto in misura diversa, gli uomini sono ancora immersi in una mentalità sessista, patriarcale a partire dalle parole che si usano.
Soprattutto in questo ambito, bisogna fare molta attenzione alle parole. Alle parole dette in famiglia e/o in contesti extrafamiliari, perché le parole scavano, si sedimentano, costruiscono pensieri positivi e/o negativi. Formano, giorno dopo giorno, determinate personalità che maturano atteggiamenti sbagliati nelle relazioni tra generi diversi.
Fa bene una delle autrici di un racconto a ricordare che”…quante persone cosiddette colte ancora inorridiscono quando si parla di una sindaca, o di una arbitra o di una ministra?…noi donne continuiamo a essere invisibili…e ciò equivale a nullità…”.
Ho voluto soffermarmi su questo particolare aspetto, perché il libro di cui sto parlando andrebbe largamente diffuso tra le nuove generazioni, innanzitutto tra i ragazzi. Lo stile della narrazione è tale che si fa leggere molto volentieri e le storie raccontate sono coinvolgenti.
Il libro ti lascia senza fiato e ti fa entrare in pieno in situazioni violente descrivendo molto bene le conseguenze di una sostanziale perdita della ragione, dettata dalla paura maschile di perdere il controllo ossessivo.
Per noi uomini, giovani e meno giovani, è di fondamentale importanza rapportarsi con il sentire femminile, in quanto costituisce anche una educazione ai sentimenti, e per quest’ ultima è di estrema rilevanza il pensiero femminile.
Un pensiero femminile che nel libro in questione si squaterna in modo libero e che non può non suscitare empatia.
Concludo riportando una significativa frase di un altro racconto del libro: “…La parità dei sessi oggi viene usata più che altro come pretesto per costringere le donne a fare qualcosa con la scusa dell’ Avete voluto la parità? E adesso fate. In definitiva, in molti ambiti e in particolari contesti culturali, c’è ancora da lavorare per poter dire di aver superato la mentalità maschilista”.