
Napoli-Barcellona mette fine al sogno europeo della formazione di Spalletti, mortificata da una lezione di calcio da parte dei blaugrana.
Una lezione di calcio. Il Barcellona mortifica il Napoli al ‘Maradona’ e si prende la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League schiacciando e quasi irridendo gli azzurri. Finisce 4-2 per i catalani e il Napoli deve ringraziare l’imprecisione sotto porta degli avversari perché la sconfitta per la squadra di Spalletti avrebbe potuto essere dai contorni ancor più impressionanti.
Il Barcellona è una squadra disposta in maniera ordinata e armonica che riesce a coprire tutte le zone del terreno di gioco, al contrario dei padroni di casa che appaiono sempre slegati, con i reparti distanti gli uni dagli altri, e privi di identità e di una valida idea di gioco. In alcuni momenti della partita il Napoli non sembra neppure una squadra di calcio ma un’armata Brancaleone. Il Barcellona domina in lungo e in largo e segna ‘solo’ quattro gol, con Jordi Alba, Frankie De Jong, Piqué e Aubameyang. Per il Napoli a segno Insigne (su rigore), fischiato dal pubblico al momento della sostituzione con Petagna, e Politano.