“In un momento di così grave crisi economico è fondamentale, per il rilancio del Paese, proiettare il Mezzogiorno in Europa”. Così David Lebro, consigliere comunale e presidente di Campania Domani, l’associazione culturale nata lo scorso dicembre, apre il dibattito dell’incontro svoltosi oggi all’Istituto Salesiani “Il Mezzogiorno proiettato in Europa”.
Le elezioni si avvicinano, e anche a Napoli si respira aria d’Europa. Come rilanciare il Mezzogiorno nella Comunità Europea? “Dobbiamo abituarci a pensare all’Europa come a un supporto strategico per la risoluzione dei problemi italiani e non come un ostacolo allo sviluppo” afferma Lebro. Anche perché la maggior parte dei fondi per la realizzazione di infrastrutture e servizi nel Meridione provengono proprio dai fondi europei. E “tutte le istituzioni nazionali si adoperino per garantire al Sud il medesimo livello di infrastrutture e servizi del resto del Paese”. Assicurarsi dunque che il Mezzogiorno non resti ancora una volta escluso dai progetti e dai finanziamenti europei: questo l’obiettivo del convegno. A discuterne insieme ai membri dell’associazione culturale il sottosegretario al Ministero dell’Interno Gianpiero Bocci, il deputato Giuseppe Fioroni e il candidato PD al Parlamento Europeo Mario Pirillo.
“Il nostro impegno consisterà nel promuovere politiche tese a sfruttare al massimo le potenzialità del Mezzogiorno” ha affermato il candidato Pd Mario Pirillo. Al vantaggio di far parte della Comunità Europea infatti si affianca il discorso inerente la risoluzione dell’annoso divario Nord – Sud. E, per colmarlo, “la di chi dovrà rappresentare e tutelare gli interessi del Mezzogiorno a Bruxelles riveste un’importanza strategica”.
“Campania Domani ha scelto di appoggiare il Pd” spiega Lebro, “che con Renzi, prima nelle vesti di rottamatore, ora di innovatore, ha dimostrato di saper apportare un importante contributo al paese in termini di innovazione e progresso”. E poi, per contrastare il “populismo emergente del M5s”, che di certo non gioverà all’Italia. “Mi auguro” conclude Lebro “che le istituzioni europee riconoscano a pieno titolo le potenzialità del Mezzogiorno e assicurino concreti risultati di crescita per una nuova politica di sviluppo del meridione”.
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