Programma di eventi in Campania per i cento anni dalla morte di Enrico Caruso

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Calvizzano: panchine per Enrico Caruso, Sergio Bruni e Gigi D'Alessio

Gli eventi previsti in Campania in occasione del centenario della scomparsa di Enrico Caruso al via dal 18 luglio: nascerà anche una scuola di canto dedicata rivolta ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni

Era impensabile immaginare che il centenario della scomparsa di Enrico Caruso non impegnasse in primo luogo la Campania. Caruso è Napoli, è l’anima del Sud“. Con queste parole il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha annunciato, in conferenza stampa, le iniziative promosse in occasione dei 100 anni dalla morte del tenore.

Eventi sono in programma dal 18 luglio (concerto a cura di Scabec nella villa Fiorentino di Sorrento con Gigi Finizio) a dicembre, con un progetto artistico ispirato a Enrico Caruso nel museo Madre e una mostra, dal tema Enrico Caruso da Napoli a New York, a palazzo Reale. (Premio San Gennaro Day, riconoscimento ad Andrea Bocelli)

Il 28 luglio saranno consegnati i lavori di restauro della cappella Caruso al cimitero Santa Maria del Pianto, mentre altri eventi si terranno in estate alla Reggia di Caserta, alla villa Rufolo di Ravello e nei teatri San Carlo e Trianon di Napoli. Nascerà anche una scuola di canto dedicata a Caruso e rivolta ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni, mentre al grande tenore sarà intitolato il piazzale della stazione marittima di Napoli.

Caruso – ha ricordato De Luca – esprime al livello più alto l’anima di Napoli, della Campania, del Sud, oltre che una voce che dà i brividi. Parliamo di una figura complessa dal punto di vista umano, un emigrante egli stesso, è stato l’italiano che ha dato gioia e conforto a milioni di italiani che sono emigrati nel secolo scorso negli Stati Uniti e in Sudamerica. Una voce ineguagliata che vogliamo riproporre alle giovani generazioni“.

Abbiamo messo in piedi un programma – ha aggiunto il governatore – con l’aiuto di tanti intellettuali, proponendo Caruso nei suoi diversi aspetti, nella sua arte, nella sua voce, nella sua vita privata, nella sua sofferenza umana, nel rapporto tormentato che ha avuto con Napoli come spesso capita ai figli di questa terra che non vengono amati come necessario. Abbiamo fatto un atto di omaggio a un artista straordinario e a un uomo del Sud di grande umanità”.