Ex Asilo Filangieri: una rassegna cinematografica su Rosi

Fino al 9 aprile, all'Ex Asilo Filangieri, una rassegna di quattro pellicole e strumenti didattici ricorda le grandi opere di inchiesta del regista Francesco Rosi. L'ingresso è gratuito e le proiezioni saranno introdotte da professionisti del cinema e del giornalismo.

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Francesco Rosi
A partire dalla serata di ieri si è inaugurata all’Ex Asilo Filangieri di Napoli, al vico Maffei (San Gregorio Armeno), la bellissima rassegna cinematografica in memoria del regista Francesco Rosi. Il Tributo ha avuto inizio soprattutto per ciò che compete la cinematografia d’inchiesta e continuerà ogni giovedì fino al 9 aprile prossimo. Quattro pellicole di uno dei più grandi registi italiani sono state scelte per ritornare a vivere e cioè I magliari del 1959, Il caso Mattei del 1972, Salvatore Giuliano del 1961 e Uomini contro del 1970.

Una rassegna cinematografica sul Francesco Rosi migliore all’Ex Asilo Filangieri

Come amava dire lo stesso Francesco Rosi “fare cinema significa contrarre un impegno morale con la propria coscienza e con gli spettatori“, sicuramente per la maggiore oggigiorno non è così ma, sicuramente, nel suo caso è stato un militante impegno politico che in quanto tale servì non solo un intimo e personale imperativo morale ma una ricerca collettiva di critica delle relazioni sociali dell’Italia e del Mezzogiorno nel Dopoguerra.

Il programma prevede 4 appuntamenti, ogni giovedì, fino al 9 aprile

Tutti i giovedì sarà riproposto un film alle ore 21:00. L’accesso è libero ma sarà possibile con un contributo volontario o con la consumazione in loco di vivande, poter partecipare a piacere all’abbattimento “delle spese minime del Centro e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione avviata all’Asilo“.

Giusto per preparare i prossimi fruitori dell’iniziativa, informiamo che i film considerato sciolgono le diverse sclerosi, le deformazioni sintomatiche del potere statuale italiano sul crocevia degli interessi economici pubblici e privati dell’Italia repubblicana. Ogni proiezione si avvalerà di un’introduzione di registi come Leonardo Di Costanzo e Marcello Sannino, di critici cinematografici come Alberto Castellano e di sceneggiatori come Maurizio Braucci, che si avvaleranno di documenti didattici ed estratti video dai film-documentario di successo come quelli del 1963, Le mani sulla città e del 1992, Diario napoletano.