Come sempre a capo di ogni attività illecita c’è sempre la criminalità organizzata, questa volta esperta nello spaccio di banconote provento di reato e titoli di stato stranieri contraffatti per miliardi. La cellula è stata scoperta dai carabinieri del Comando Tutela Ambiente, coordinati dalla procura di Napoli. Tra i 28 indagati vi è anche Franco Angelo Maria Bernardi, ex giudice del Tar del Lazio. Quest’ultimo, tra l’altro già arrestato nel luglio 2013 per corruzione in atti giudiziari, era il promotore e organizzatore dell’associazione a delinquere, assieme a Mauro Russo, già noto alle forze dell’ordine poiché in passato è finito dentro per associazione a delinquere di stampo mafioso e riciclaggio, nonché sospettato di essere vicino al latitante della Nuova Camorra Organizzata Pasquale Scotti.
Ex giudice del Tar del Lazio: fornito appoggi logistici
L’organizzazione criminale, di stampo internazionale, è accusata anche di aver favorito il gruppo camorristico del clan Belforte, leader a Marcianise (Caserta). Mauro Russo, in particolare, si occupava di reperire i capitali, mentre l’ex giudice del Tar del Lazio, Bernardi, secondo l’accusa forniva gli appoggi logistici al gruppo criminale, mettendo a disposizione il suo ufficio all’interno del Tar del Lazio. I sequestri compiuti dai militari sono stati miliardari, in una sola occasione hanno contraffatto ben 10 miliardi di dollari. Nelle indagine risulta infine coinvolto anche il sindaco di Baia e Latina (Caserta), Michele Santoro.