Exponiamo Agerola 2015 per integrare scuola e territorio

A cavallo di Expo 2015, Exponiamo Agerola è il progetto modello che integra scuole e territorio, in prospettiva di una concreta integrazione europea.

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Agerola Belvedere
Da Agerola, dalla piccola Svizzera napoletana, la scuola primaria stupisce ancora per le innovative iniziative scolastiche ed educative finalizzate alla formazione di base e all’integrazione a tutto tondo del fanciullo con il proprio territorio. Exponiamo Agerola 2015 è il nome del nuovo progetto con le scuole primarie e che rinnova l’ormai storica attività operativa in tal senso.

Exponiamo Agerola è il progetto modello per integrare scuola e territorio

Come risulta già dal titolo il progetto approfitta del grande evento della prossima Esposizione Universale di Milano 2015 per sponsorizzare i prodotti del territorio che saranno presentati all’interno del Padiglione Italia. La sponsorizzazione della propria identità produttiva e culturale a Milano non può dirsi completa senza che anche quest’anno gli scolari dell’ultimo anno imparino come attraverso l’apprendimento di una corretta alimentazione mediterranea e di un consumo consapevole dei prodotti locali , sia il primo passo del loro percorso umano che li integrerà gradualmente alla dimensione extra-familiare e sociale di una comune appartenenza.
La salvaguardia e la valorizzazione delle proprie radici, della propria cultura, nella Comunità europea e del mondo globalizzato avviene, anche e soprattutto, attraverso la scuola primaria, la quale partendo da ciò che si mangia, da una corretta educazione alimentare e dalla conoscenza della propria identità economica, produttiva e di consumo, può creare un futuro cittadino consapevole di se stesso e della propria responsabilità per il bene comune.

Ecco come funziona il progetto

In base al progetto Exponiamo Agerola gli alunni delle classi quinte di ogni plesso scolastico elementare studieranno a 360% un prodotto singolo della propria terra. L’istituto scolastico della frazione agerolese di Bomerano si dedicherà al latte, alle produzioni casearie e all’orto autoctono; l’istituto scolastico della frazione di Campora si dedicherà al biscotto di grano e al tarallo di Agerola; l’istituto scolastico di Pianillo si dedicherà alla pasticceria e alla frutta, con particolare attenzione alla rara qualità della Pera pennata; l’istituto scolastico di San Lazzaro si dedicherà alle carni e in particolar modo alla salsiccia di maiale.
Il docente e nutrizionista curatore dell’iniziativa, Andrea Cioffi, incontrerà gli alunni di ciascun plesso scolastico e riserverà tutta una serie di incontri specifici che rendano effettivi il progetto. Alla conclusione di Exponiamo Agerola gli scolari agerolesi coinvolti effettueranno lavori di gruppo sui temi trattati, entro e fuori le aule scolastiche. Gli scolari avranno l’opportunità di attraversare la propria appartenenza attraverso un apprendimento non solo a partire dai libri ma dall’intero contesto sociale, economico, politico, di cui sono espressioni radicali. Una manifestazione cittadina e uno spettacolo organizzato in cooperazione tra le scuole di ogni frazione renderà partecipe poi tutta la cittadinanza dei risultati conseguiti.

Il modello agerolese è utile non solo per il Mezzogiorno ma per tutta Europa

Ora ciò che potrebbe essere una piccola cosa è in realtà un interessante modello a cui tutta la Campania dovrebbe ispirarsi, in prospettiva di progetti che integrino socialmente ed economicamente un territorio storicamente martoriato e disgregato come il nostro a partire dalla formazione di base, una formazione che non si omologa in maniera asettica e idiota ai generali programmi ministeriali, ma che valorizza la sola cultura, quella locale, che può aprirsi a integrazioni di più ampio respiro. Non può esserci una cultura europea senza radici autonome e non possono evolversi valori di cooperazione e integrazione europea senza il rispetto e la tutela reciproca delle proprie radici.
Conoscere la propria identità produttiva (e fare proprio sin da fanciulli un consumo che valorizzi i prodotti locali) è il primo è fondamentale tassello per realizzare una completa e sana integrazione europea. Non c’è cooperazione tra cittadini europei se non c’è prima il rispetto delle autonomie transitive, capaci di rendere liberi non dagli altri ma con gli altri. L’autonomia può però essere realmente conquistata solo attraverso il proprio territorio, dando dignità ad esso e conquistandolo per se stessi attraverso il lavoro sul proprio territorio.
Lo stand delle produzioni agerolesi all’Expo 2015 promuoverà non solo la propria economia ma anche il proprio modello di integrazione economica, sociale, culturale e politica dei popoli.