Dopo il bug che ha reso pubblici post privati degli utenti e il caso della condivisione delle informazioni con big della telefonia mondiale, anche aziende cinesi, non si chiude la serie nera di Facebook sulla privacy. Secondo il Wall Street Journal, la società avrebbe concesso una specie di corsia preferenziale ad alcune aziende per un periodo di tempo, fornendo accesso ad alcuni dati di utenti, anche quelli dei loro amici.
Fra le aziende che hanno ricevuto questo trattamento speciale ci sono Nissan Motor Co. e Royal Bank of Canada. Facebook, spiega il Wsj, ha confermato il rapporto riconoscendo le informazioni fornite ad un “piccolo numero” di aziende, inserzionisti e altri clienti commerciali. Per la testata, questi hanno avuto accesso ai dati nel 2015, anche dopo che il social network aveva messo una stretta sulla privacy, bloccando la condivisione di dati con le app di terze parti. Il sistema si chiamava ‘whitelist’ ed è terminato prima della fine del 2015, ha spiegato Facebook.
Durante la sua testimonianza al Congresso Usa, Mark Zuckerberg si è scusato per il caso Cambridge Analytica e ha ribadito che il trattamento dei dati degli utenti, in particolare l’accesso alle informazioni degli amici, è stato reso molto rigoroso a partire dal 2014, con un periodo di tempo concesso agli sviluppatori per adeguarsi scaduto nel maggio 2015. (Ansa)