I carabinieri di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro indagati, ritenuti responsabili dell’omicidio di Ciro Maisto, avvenuto il 6 agosto del 2008 all’interno della villa comunale di Secondigliano. Le indagini, fondate su intercettazioni, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e riscontri oggettivi, hanno consentito di individuare nei quattro arrestati i mandanti, gli organizzatori ed esecutori materiali dell’evento delittuoso, che si inserisce temporalmente nella cosiddetta “seconda faida” di Scampia ma che in realtà viene ricondotto ad una “epurazione” interna al clan Di Lauro.
Maisto aveva messo in discussione la leadership del clan, in quel momento retto da Di Lauro Marco, latitante ma presente sul territorio. I vertici del sodalizio hanno deciso, pertanto, di uccidere Maisto pensando che potesse tradirli, aderendo agli “Scissionisti” oppure collaborando con la giustizia. La vittima fu attirata in un tranello da altri affiliati, che lo hanno ucciso esplodendogli contro vari colpi di pistola. Tra i soggetti colpiti dalla misura cautelare figura, in qualità di mandante, c’è Di Lauro Marco, tratto in arresto nel marzo 2019 dopo circa 15 anni di irreperibilità e già inserito nell’elenco dei latitanti più ricercati a livello nazionale.