IL FANTASMA DEL RAZZISMO ALEGGIA IN SERIE A

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Ancora cori razzisti nella 30^giornata del campionato di Serie A durante il match Cagliari-Juventus. Dopo i fatti accaduti il 24 dicembre nella partita Inter-Napoli con i “buu” razzisti contro Kalidou Koulibaly.

I tifosi del Casteddu, intorno all’80esimo, hanno intonato cori contro il calciatore bianconero Moise Kean, che ha risposto segnando all’85esimo ed esultando con le braccia aperte rivolte verso i tifosi avversari.

Un gesto che ha fatto protestare tifosi e gli stessi giocatori in campo. 

Al termine della partita Leonardo Bonucci ha preso le difese del compagno di squadra. “È colpa a metà tra Moise e la curva – ha detto un’intervista a Sky – noi dobbiamo essere d’esempio, non possiamo esultare in quel modo”.

Numerose le critiche da parte dei giocatori stranieri. Per l’attaccante del Manchester City Raheem Sterling, “la colpa è 50 e 50 Bonucci? Tutto ciò che possiamo fare ora è ridere”, oppure dell’italiano Mario Balotelli, militante nel campionato francese: “Kean dici a Bonucci che la sua fortuna è che io non c’ero là. Al posto di difenderti che fa questo? Mah sono scioccato giuro. Tvb frate!”.

Solo dopo 24 ore, Bonucci ha risposto alle critiche. “Dopo 24 ore desidero chiarire il mio pensiero – ha scritto su Instagram – Ieri sera ho parlato alla fine della partita e mi sono espresso in modo evidentemente troppo sbrigativo, che è stato male interpretato su un argomento per il quale non basterebbero ore e per il quale si lotta da anni. Condanno ogni forma di razzismo e discriminazione. Certi atteggiamenti sono sempre ingiustificabili e su questo non ci possono essere fraintendimenti”.

I cori sono stati condannati anche dal presidente del Cagliari Giulini. Anche solo un “Buu” va condannato, sempre – ha affermato – Ma non basta, per sconfiggere il razzismo ci vuole impegno, cultura e iniziative”.

 

Antonio Troiano 

Alessandro Farina