Il documentario FELLINI – IO SONO UN CLOWN racconta la storia di Peter Goldfarb, il produttore americano che nel 1967 convinse il regista a lavorare per la televisione americana
È proprio vero che quando si scava nella vita di un genio non si finisce mai di trovare nuovi filoni d’oro. Questo vale ancora di più se si parla di Federico Fellini che diventa ancora una volta protagonista di un documentario FELLINI – IO SONO UN CLOWN che racconta la strana e meravigliosa storia di Peter Goldfarb, il giovanissimo produttore americano che nel 1967 convinse, per la prima volta il più grande regista di tutti i tempi a lavorare per la televisione americana.
Un racconto rimasto poco conosciuto per mezzo secolo e che oggi – per la prima volta – porta sullo schermo chi aiutò il regista a realizzare una sorta di mockumentary FEDERICO FELLINI: BLOCK NOTES DI UN REGISTA, forse il primo della storia del cinema italiano, utilizzando uno schema che il grande autore riminese avrebbe ripercorso con altri film come INTERVISTA, PROVA d’ORCHESTRA e ROMA.
Un percorso umano ed artistico che sarebbe stato poi replicato immediatamente dopo con I CLOWN, destinato a fare di Fellini un artista di prima fila anche della moderna televisione. (Ischia Film Festival, i vincitori: miglior lungometraggio a “Mr. Motor” di Hehe Mi)
Il film, strutturato come una sorta di dialogo ideale tra Goldfarb, ormai non più giovanissimo, e Fellini che compare sia con materiali originali del film americano, sia attraverso l’interpretazione di Neri Marcorè che dà voce ad una serie di testi originali: lettere, pensieri, interviste e “sogni” del regista legati al suo immaginario televisivo e autobiografico.