Lo scrittore Maurizio De Giovanni continua il suo viaggio per l’Italia presentando il suo ultimo lavoro editoriale, ‘Pane, per i Bastardi di Pizzofalcone’, edito Einaudi, nella collana Stile Libero. I poliziotti rinnegati creati da De Giovanni saranno presto anche in tv con una fiction che andrà in onda da gennaio 2017 su Rai 1.
Napoletano, tifoso e mezzo scrittore come si dichiara nel suo profilo facebook ha dato vita alla figura del commissario Ricciardi nel 2005 e subito vince un concorso per giallisti esordienti con il racconto che lo ha per protagonista. Si tratta di un uomo tormentato attivo nella Napoli degli anni Trenta. Il personaggio gli ispira un ciclo di romanzi, pubblicati da Einaudi Stile Libero, che comprende “Il senso del dolore”, “La condanna del sangue”, “Il posto di ognuno”, “Il giorno dei morti”, “Per mano mia”, “Vipera” (Premio Viareggio, Premio Camaiore), “In fondo al tuo cuore” e “Anime di vetro”. Nel 2012 esce per Mondadori “Il metodo del Coccodrillo” (Premio Scerbanenco), dove fa la sua comparsa l’ispettore Lojacono, ora fra i protagonisti della serie dei “Bastardi di Pizzofalcone”, ambientata nella Napoli contemporanea e pubblicata da Einaudi Stile Libero (nel 2013 è uscito il secondo romanzo della serie, “Buio”, nel 2014 il terzo, “Gelo”, e nel 2015 il quarto, “Cuccioli”). Nel 2014, sempre per Einaudi Stile Libero, de Giovanni ha pubblicato anche l’antologia “Giochi criminali” (con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli). In questo libro appare per la prima volta il personaggio di Bianca Borgati, contessa Palmieri di Roccaspina, sviluppato in “Anime di vetro”. Nel 2015 è uscito per Rizzoli il romanzo “Il resto della settimana”. De Giovanni è anche autore di racconti a tema calcistico sulla squadra della sua città, della quale è visceralmente tifoso, e di opere teatrali. ‘Pane’ è il suo ultimo libro della saga dei Bastardi di Pizzofalcone.
Quanta vita, quante vite. E quanto buon odore di pane, in città. Se non ci fosse anche il delitto. Quando un omicidio divide in due le forze di polizia, il gioco si fa davvero duro per i Bastardi, che per molti devono ancora dimostrare di esserlo davvero, dei bravi poliziotti. Da un lato ci sono loro, che seguono l’odore del pane. E del delitto. Ma dall’altra ci sono i tosti superdetective della Dda, che sentono odore di crimine organizzato. Mentre i sentimenti e le passioni di ogni personaggio si intrecciano con l’azione e determinano svolte sorprendenti, la città intera sembra trattenere il fiato. Per poi prendere voce. A volte c’è bisogno di un avversario agguerrito, per riuscire a capire chi sei davvero. Forse i Bastardi l’hanno trovato. E per dimostrare di essere i migliori sono disposti a tutto. Perfino a diventare davvero una squadra. Buona caccia, Bastardi.
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