Filippo Facci: “Napoli fa schifo, non esiste una città del genere in tutta Europa”

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Filippo Facci: "Napoli fa schifo, non esiste una città del genere in tutta Europa"

Filippo Facci, inviato speciale di Libero, ha deciso di intervenire in merito alle parole di Massimo Giletti nel corso del programma L’Arena, in onda su Rai Uno. E così, proprio come in tanti prima di lui, anche Facci ha deciso di parlare di Napoli, senza conoscerla, senza capirla, senza averla mai vissuta come solo un vero napoletano e chi ama Napoli, sa fare. “Napoli fa schifo, in tutta Europa non esiste una città del genere“, scrive Filippo Facci su Libero.

Ancora una volta si parla di Napoli, di quella città definita da Ferzan Ozpetekuna città di fascino e cultura, di quella città che ti ama e ti abbraccia, se la sai amare, se la sai abbracciare. “Vedi Napoli e poi puzza” (ma Goethe non aveva detto “Vedi Napoli e poi muori“? Perché nulla di più bello esiste?) è il titolo dell’articolo, una frase che ha scatenato la rabbia e l’indignazione non solo del popolo napoletano, ma di chi è passato per i vicoli dei Quartieri Spagnoli, per il lungomare liberato, di chi ha deciso di sedersi al tavolino di un bar e osservare quella bellezza descritta da Totò, De Filippo, Marcello Mastroianni, Stendhal, Luciano De Crescenzo, Johann Wolfgang Goethe.

Filippo Facci e la moda del momento “Napoli fa schifo”

Cioè: che nel 2015 un consigliere napoletano abbia ancora il fegato di chiedere soldi senza andare a nascondersi sottoterra (sotto la spazzatura, vorremmo dire) mostra come la classe dirigente napoletana viva in una bolla completamente separata dalla percezione del reale. E vale anche per quei poveretti che sono tutti indignati perché Giletti ha detto che a Napoli c’è “spazzatura in tutti i vicoli” e che “è una città indecorosa”. Secondo il magistrato Nicola Quatrano, questi sarebbero “i soliti luoghi comuni”. Volevate il minimalismo? Eccolo: Napoli fa schifo, in tutta Europa non esiste una città del genere, lo pensiamo anche noi, e quello della spazzatura è un problema storico-culturale che nel tardo 2015 salta ancora agli occhi. E al naso.”

Parole che provocano rabbia, risentimento, parole che fioccano e che cadono su Napoli. E allora ci si chiede se non sia questa la nuova moda del momento (un momento che dura da un bel po’). Parlare di Napoli e parlarne male, perché forse non fa ascolti, non fa vendere i giornali, scrivere e dire ciò che Stendhal sapeva già a suo tempo “Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo”.