Nella sede della Fondazione Banco di Napoli, il finissage della mostra itinerante ‘O’ Miracolo’ curata da Bianca Stranieri.
E’ in programma oggi, alle 17, nella sede della Fondazione Banco di Napoli, il finissage della mostra itinerante ‘O’ Miracolo‘ curata da Bianca Stranieri, che ha visto esposte al pubblico, per la prima volta, tessuti sacri nel regno di Napoli dal XVI al XIX secolo e oggetti miracolosi come le “reliquie teatine”: il giglio del piviale di San Gaetano Thiene e i tessuti sacri di San Giuseppe Maria Tomasi, del beato Paolo Burali d’Arezzo e del venerabile Francesco Olimpio.
Sono stati esposti anche alcuni documenti dell’Archivio Storico del Banco di Napoli relativi alle opere e ai miracoli legati alla Basilica teatina. All’incontro parteciperanno Giulio Sodano, direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitell’ DiLBeC, con il suo volume Mezzogiorno prodigioso.
Ricerche sul miracolo nel Meridione d’Italia dell’età moderna, la curatrice Stranieri, Orazio Abbamonte presidente della Fondazione Banco di Napoli; in chiusura presentazione de “L’abetiello. Salus in periculis, signum salutis“, a cura di Gianmaria Lembo, studioso e collezionista.
“La mostra ha suscitato grande interesse – commenta Stranieri – è stata visitata da migliaia di persone desiderose di riscoprire le radici religiose identitarie. Il finissage in particolare, è dedicato all’uso dello scapolare, molto diffuso tra i devoti napoletani, detto anche abitino, in dialetto ‘abbetiello’. Si tratta di una reliquia o figurina di un santo o della Madonna, cucita o ricamata su una stoffa, sospesa al collo con nastri o fermata con una spilla sulla biancheria del fedele. Il più noto è senza dubbio quello della Madonna del Carmine, veneratissima dai napoletani e dispensatrice di grazie e miracoli”.
In mostra, dunque, i simboli della fede religiosa, che, si sottolinea, “continuamente sconfinano nel feticismo oggettuale, e che non possono fare a meno di concreti momenti di attrazione, in cui il metafisico, lo spirituale, il sacro, si uniscono”. “Si tratta di un circuito complesso fatto di reciproci rimandi – sostiene Sodano – che è l’effetto di molteplici elementi, come del resto avviene per ogni fenomeno culturale”.