di Vincenzo Palumbo
“Sono nato in Rione Sanità, il più famoso di Napoli. La domenica pomeriggio le famiglie napoletane usavano riunirsi nelle case dell’una o dell’altra, chi suonava la chitarra, chi diceva la poesia, e chi cantava. Io facevo scenette comiche, per gioco. Fu così che cominciai”
Così descriveva il suo quartiere natale Antonio De Curtis, in arte Totò, quello stesso quartiere nel cuore di Napoli che si sta mobilitando per raccogliere le firme in favore dell’apertura di un “Museo di Totò” lì dove nacque il grande attore nel 1898. Tale progetto rientra nell’ambito dell’iniziativa “I luoghi del cuore” promossa dal Fai (Fondo ambientale italiano), in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per scoprire i posti più amati dagli italiani. Incluso tra i luoghi eleggibili anche il “Museo di Totò”, a Palazzo dello Spagnolo.
Promotori della raccolta firme in particolare i docenti ed i ragazzi dell’istituto tecnico – professionale Caracciolo- Salvator Rosa, entusiasti di partecipare ad un’iniziativa che mira a celebrare la grandezza di una persona che tutti portiamo nel cuore.
Lo stesso sindaco De Magistris, si è detto favorevole invitando la figlia del principe della risata Liliana De Curtis, alla conclusione del Pizza village, dove si raccoglieranno le prime firme di chi vuole appoggiare la candidatura del museo. Infatti tale museo, oltre ad essere un patrimonio dell’umanità che potrà raccogliere la storia e molti oggetti personali di Totò, potrebbe rappresentare una risorsa effettiva sia in termini culturali, che economici e sociali come primo “museo di quartiere” in Italia, riqualificando il Rione Sanità attraverso arte, cultura e rinnovamento.