Un flash mob per dire basta ai parcheggiatori abusivi. I giovani napoletani si sono dati appuntamento ieri pomeriggio davanti all’ospedale Cardarelli, uno dei luoghi “simbolo” della sosta abusiva per manifestare contro quella che in città è ormai una piaga dilagante. Armati di giubbetto catarifrangente, i ragazzi dell’associazione “Adda Passa’ ‘a nuttata” hanno dato vita a un “Park Attack” in piena regola, regalando un “grattino” per la sosta legale a tutti gli automobilisti che hanno parcheggiato la propria vettura regolarmente, rifiutando il racket dei parcheggiatori abusivi.
Anche il sindaco Luigi De Magistris ha partecipato all’iniziativa, indossando a sua volta il giubbetto catarifrangente e lasciandosi immortalare insieme ai giovani manifestanti dietro un maxi assegno di 50mila euro “a piacere”, la somma dei proventi dell’attività illecita dei parcheggiatori confiscati dalla Polizia Municipale nel solo 2013, che i ragazzi di “Adda passa’ ‘a nuttata” hanno simbolicamente restituito alla cittadinanza e che saranno destinati a un’opera di decoro urbano.
Presenti anche i Verdi e il Comandante della Polizia Municipale Ciro Esposito. Dai Verdi arriva una proposta interessante: l’allontanamento coatto dalle zone dove operano questi individui in seguito alla terza multa, che in caso di recidiva deve sfociare senza alcuna remora anche nell’arresto.
Durante la manifestazione è stata anche presentata ufficialmente un’app per tablet e smartphone che permette ai cittadini di denunciare gli abusi. “Abbiamo portato in strada il sogno di una generazione che dopo aver subito di tutto vuole assumersi ora la responsabilità del cambiamento, partendo dai problemi più sentiti dai cittadini: proprio come la piaga del parcheggio abusivo” ha spiegato il presidente di “Adda passa’ ‘a nuttata” Davide D’Errico. “Nel gesto di regalare un ticket per il parcheggio ai cittadini che si rifiutano di pagare l’abusivo fuori un ospedale c’è non solo l’idea che sia inaccettabile tollerare le ingiustizie e le illegalità della nostra città, soprattutto quando colpiscono i cittadini più deboli (come chi è costretto ad andare in ospedale), ma soprattutto c’è un grande messaggio di legalità, di futuro, di speranza”.
This post was published on Ott 26, 2014 13:12
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