Smartphone o flip phone?
Ormai da anni si sa è smartphone mania. Telefoni cellulari che rappresentano uno status symbol, contenitori virtuali del nostro mondo a portata di tasca. Fanno di tutto: telefonano, messaggiano, mandano e mail, fanno video, foto, videochiamate, hanno programmi sofisticatissimi che permettono di svolgere le attività più disparate, dal calcolo delle calorie giornaliere ad applicazioni per trovare il wc più vicino. Eppure sulla scia della moda del vintage pare stiano tornando in auge i vecchi flip phone, vale a dire gli antenati degli smartphone, la cui unica sofisticatezza era la chiusura a conchiglia, mentre le funzionalità erano quelle basilari.
La moda del ritorno al flip phone viene dal Giappone
Tuttavia si tratta di una tendenza, questa del ritorno al passato, insolita per il settore tecnologico, dove, rispetto alla moda, tutto diventa brevemente obsoleto e viene presto rimpiazzato dal “nuovo modello”. La patria dove è nata questa nuova moda è ancora una volta il Giappone. Intanto anche personaggi famosi come Rihanna e Anna Wintour (popstar la prima e redattrice di moda la seconda, vere e proprie icone in fatto di tendenze) stanno già sfoggiando i loro flip phone vintage.
Il flip phone consuma di meno e protegge la privacy
Anche i numeri parlano chiaro: stando ai dati di MM Research Institute, la vendita di smartphone è calata del 5, 3% lo scorso anno, in concomitanza con un aumento del 5,7% della vendita di flip phone. Oltre a ragioni puramente estetiche il flip phone pare garantiscano una maggiore durata di batteria, un costo contenuto dei servizi web base e una maggiore protezione della privacy. Ragione quest’ultima per cui molti personaggi noti come il il sindaco di New York Bill De Blasio, l’attrice Kate Beckinsale e il giocatore di football americano Andrew Luck, hanno scelto di tornare al vecchio telefonino a conchiglia. E’ possibile ancora oggi acquistare i vecchi modelli flip phone ricercandoli nei cataloghi dei marchi Samsung, Panasonic, Sharp, Nec e Fujitsu.
