Manca pochissimo ormai all’inizio delle attività di laboratorio politico a Città della Scienza, eppure, già piovono dichiarazioni di sottosegretari, ministri, costruttori, e giornalisti di note testate, in merito alle linee guida e agli argini critici entro i quali la Fonderia delle idee prenderà vita. Un copione già visto secondo alcuni, un atteggiamento quasi normativo secondo altri, eppure per chi osserva da fuori il fenomeno percepisce, nella selva di riferimenti e citazioni, non un esperimento di democrazia diretta ma uno schieramento di truppe.
Attualmente ciò che si nota di più è il totale disinteresse degli attori in scena per le associazioni e le parti sociali che fanno il territorio, le quali già da agosto – e successivamente alla firma presidenziale del decreto Sblocca Italia – sono state completamente estromesse dal dibattito sulle decisioni per Bagnoli. Si leggono e si ascoltano nomi come Renzi, Delrio (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio), Prezioso (Confindustria Napoli), Squinzi (Presidente di Confindustria), Tuccillo (Presidente Acem), Caldoro, eppure non un nome di qualsiasi assemblea cittadina, associazione, residente a Bagnoli.
Perchè? Perché Bagnoli è un esperimento politico e sociale da applicare poi al livello nazionale? Perché i soggetti politici in campo, e sullo sfondo osceno, non hanno alcun interesse affinché le assemblee elettive vengano coinvolte?
Delrio ha affermato che “Bagnoli è la nostra sfida!”, ma chi è il soggetto parlante? Un partito? E se fosse così, gli interesse di chi rappresenta? Di quali cittadini stiamo parlando? Dei soggetti giuridici o di persone in carne e ossa? Tutti gli intervistati sembrano controbattere alle domande scomode con slogan del tipo “Su Bagnoli siamo con Renzi, basta illazioni“, oppure, “condivido la visione generale del presidente del consiglio, l’attuale impianto dell’articolo 18 va radicalmente modificato“; a Bagnoli sembrerebbe già iniziare la campagna elettorale, sembrerebbe già mettersi in moto la macchina delle alleanze, delle collaborazioni tra politica e imprenditoria, sembrerebbe già delinearsi lo scenario locale e nazionale del prossimo futuro.
Ciò che manca all’appello sono “solo” le enormi fiumane umane di militanti e di cittadini impegnati a trasformare e a rinsanire la terra in cui affondano le loro radici, eppure alle Fonderie delle idee abbondano i tavoli sul Welfare, sui Trasporti, sul Turismo, sul Sapere, sulla Legalità, sulla Sanità, sull’Ambiente; si sta pensando forse, come è successo per l’Europa dell’euro, di fare una rivoluzione a tavolino? Si sta pensando di dare una svolta per Bagnoli e il Mezzogiorno per alzata di mano?
Oggi alle 15:30 vi sarà l’insediamento ai Tavoli da lavoro, mentre delle 17:00 alle 20:00 vi sarà l’apertura plenaria;
Dalle 9:30 alle 13:00 di domani vi saranno i restanti tavoli da lavoro, mentre dalle 15:30 alle 20:00 si praticherà il dibattito;
Dalle 10:00 alle 12:00 di domenica vi sarà l’assemblea plenaria e alle 12:30 la chiusura dei lavori.