Impazzano i manifesti abusivi per le strade della città di Napoli, uno di questi ha però colto la nostra attenzione dopo l’appello del consigliere comunale Carmine Attanasio sulla questione a lui molto cara. Quel che più colpisce non è solo il totale non rispetto della regolamentazione dell’affissione, ma il messaggio che il cartellone stesso cerca di diffondere, usando metodologie e linguaggi a sfondo calcistico o quasi, in un mix tra il classico annuncio da bagno dell’Autogrill, in cui il numero di telefono del proponente fa da sovrano, e la striscionistica a cui ci hanno abituato le curve degli stadi di tutte le serie.
La denuncia
La denuncia parte del consigliere comunale dei Verdi, Carmine Attanasio, nei confronti dell’assessore Enrico Panini. Un fax il suo, nel quale chiede spiegazioni sui controlli sul campo per prevenire un fenomeno che ad ogni tornata elettorale riprende vigore come il fuoco aiutato dall’alcol. “Se non ci sono soldi nelle casse comunali, è anche perchè non si tutela chi paga le tasse e si strizza l’occhio a chi non le paga. Spesso in Consiglio comunale denuncio la presenza di centinaia di manifesti abusivi, – spiega Attanasio– anche sotto Palazzo San Giacomo ed in via Verdi, affissi fuori spazio e finanche sui tabelloni comunali che vanno a coprire i manifesti per i quali i commissionari hanno pagato regolare tassa d’affissione.”
Ecco il testo integrale del fax inviato all’assessore Enrico Panini.
“Gentile Assessore, ancora una volta mi vedo costretto a segnalare l’ennesimo increscioso episodio di affissione abusiva. Questa volta si tratta di manifesti che coprono altri per i quali sono state pagate regolarmente le tasse di affisione. Purtroppo, in vista della tornata elettorale di Maggio, è ripresa l’affissione abusiva di manifesti sui muri dei palazzi e sugli spazi comunali. Questo avviene oltretutto in pieno centro cittadino e quindi in zona che dovrebbe essere sicuramente controllata. Come viene quindi tutelato il cittadino che paga regolarmente le imposte? Quali le azioni adottate da Lei Assessore, per contrastare questo dilaniante fenomeno dell’illecita affissione?”
