Francesco Dragonetto: “Il bronzo con l’Italia un sogno. A Roma porterò tutta la ‘cazzimma’ napoletana” (VIDEO)

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La passione è il motore che muove il mondo di Francesco Dragonetto, nuovo assistente tecnico della Stella Azzurra Roma. Gliela leggi negli occhi, gliela percepisci nella voce. Gliela vedi battere nel petto quando osserva la medaglia di bronzo ottenuta come assistente tecnico all’ultimo Europeo di Basket con la Nazionale Italiana U16 femminile. “Una gran bella esperienza, portata a termine con un bronzo europeo che inizialmente non era un obiettivo da poterci prefissare. Ma che poi è diventato un sogno che abbiamo costruito tutti insieme”.

Un sogno che è un punto di ripartenza, di una carriera che non si ferma mai. Cominciata in modo diverso, ma sempre con la stessa passione di sempre. “La mia carriera nasce come giocatore prima e come arbitro poi. Ho cominciato ad allenare sul territorio napoletano prima con una società piccola, ma importante, come la Polisportiva Pro Cangiani. Poi con tutta la trafila del Napoli Basket con Roberto Di Lorenzo. Ho fatto anche altre esperienze fuori dalla regione Campania, come a Chieti. Questa medaglia e i risultati di Battipaglia sono stati costruiti negli ultimi dieci anni”.

La Pallacanestro femminile come territorio di conquista e successi. La domanda è d’obbligo, se esistano o meno differenze con quella maschile. La risposta è diretta e precisa, come lo è coach Dragonetto. “A livello tecnico non ce ne sono. Come vanno allenati i maschi vanno allenate anche le ragazze. Vanno tenuti maggiormente sott’occhio i rapporti umani e credo che gestire una squadra femminile sia un po’ più complicata. I miei risultati ottenuti a Battipaglia nascono proprio dal rapporto genuino costruito con le ragazze. Questa cosa ci ha fatto salvare prima nella Serie A1 e poi ottenere ottimi risultati col settore giovanile, con la vittoria dello scudetto U20 e poi le varie finali nazionali U18 e U16”. Un’annata quella di Battipaglia nella quale ha ottenuto successi importantissimi dalla A1 a tutte le Under. Successi che lo hanno portato a Roma, dove porterà le sue conoscenze, le sue capacità e soprattutto, neanche a dirlo, la sua passione, nella Stella Azzurra.

“E’ un impegno che mi emoziona tanto, perché entro a far parte di una società che in questo momento è al top del settore giovanile maschile. Per quanto riguarda la femminile, quando sono stato chiamato ne sono stato contento. Non è stato difficile per me accettare il nuovo impegno, perché loro vogliono portare il settore femminile a livello di quello maschile e il mio impegno sarà massimo”.

Parlando di Pallacanestro femminile, non si può non parlare di Cecilia Zandalasini e del suo passaggio in WNBA. “Credo che il movimento debba essere contentissimo di questa notizia. Il lavoro fatto negli ultimi anni a livello nazionale da Andrea Capobianco è sotto gli occhi di tutti. Le ragazzine più piccole debbano considerarla un esempio in tutto ciò che fa“.

Impossibile non effettuare un passaggio sulla Pallacanestro napoletana. “Dopo gli ultimi anni di difficoltà, l’opera a livello maschile del presidente Ciro Ruggiero con il Cuore Napoli Basket è sotto gli occhi di tutti. Sta facendo un lavoro stratosferico, mettendo insieme delle realtà che facciano crescere anche il settore giovanile. A dispetto di chi troppo spesso lo mette da parte. Per quanto riguarda quella femminile, da qualche anno c’è la realtà della Dike Basket Napoli che negli anni ha sempre cercato di migliorare i suoi risultati, anche a livello giovanile, apportando novità importanti. Allenare a Napoli? Per un napoletano è per forza un obiettivo. Non posso che augurarmelo”.

Ma quanto porta dentro di sé di Napoli e della napoletanità a Roma, così come ovunque sia andato? “Nel lavoro che faccio porto sempre con me quel pizzico di sana cazzimma che amo portare in ogni squadra che alleno. L’ho fatto in esperienze come quella di Chieti e lo farò anche a Roma”.