Una cerimonia musicale, poetica e visiva: così aveva descritto il direttore Ruggero Cappuccio l’overture del suo primo Napoli Teatro Festival Italia, e così è stato: in una piazza Plebiscito blindata (comparsi anche dissuasori oltre alle transenne) e affollata da almeno 30mila persone Franco Battiato ha acceso la ‘Luce del Sud‘, concerto gratuito e ‘manifesto’ di un programma che vuol essere allo stesso tempo popolare e di grande qualità.
Giacca rossa e cuffie di ordinanza, l’artista catanese è in scena con l’Electric Band e gli archi della Symphony Orchestra, diretti da Carlo Guaitoli, lo accompagnano gli interventi poetici di Fabrizio Gifuni, Mimmo Borrelli, Imma Villa e, su uno schermo di 18 metri, le suggestioni visive delle immagini di Antonio Biasiucci. Come annunciato nel solo settore riservato e con posti a sedere c’è una platea particolare, quella delle 28 associazioni che operano nel mondo del disagio.
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