Freddo e maltempo al Sud per Capodanno

Freddo e maltempo al Sud per Capodanno: arriva "Ivan", il ciclone che porterà freddo e neve anche a bassa quota. Si tratta della prima vera e propria ondata di freddo di questo inverno.

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Freddo e maltempo al Sud per Capodanno

Natale è stato in tutta Italia con clima mite e bel tempo,ma sta per arrivare la prima perturbazione che inizierà a colpire le regioni meridionali, portando pioggia e aria più fredda.  In realtà finora ci era andata fin troppo bene, ma dall’Europa settentrionale sta infatti per giungere il ciclone “Ivan”, che riporterà le temperature e le condizioni climatiche a quelle della media invernale. Al centro-sud i rilievi saranno coperti di neve a partire dai 600 metri, ma addirittura si prevede qualche spruzzata anche a quote più basse sull’Appennino centrale.

Sabato peggioramento generale

Il Nord per la giornata di oggi rimane indenne dal peggioramento, mentre domani arriverà la neve fino a basse quote, mentre ci saranno piogge su tutto il versante tirrenico italiano. Il nuovo ciclone porterà aria fredda e vento fino al Capodanno. Le precipitazioni inizieranno oggi in Marche e Abruzzo, ma anche Molise e Puglia settentrionale e nel basso Tirreno. Nel Sud potranno aversi al mattino temporanee schiarite, ma nel pomeriggio tornano freddo e pioggia.

Temperature sotto lo zero e abbondanti nevicate

In parecchie città italiane le temperature scenderanno precipitosamente, fino a scendere sotto lo zero. Anche il Sud è coinvolto nel fenomeno, anche se l’arrivo della perturbazione “Cleopatra”  nella notte di sabato 27 impatterà violentemente soprattutto nel Nord Italia, portando con buona probabilità neve a Torino e Milano. La neve è attesa con trepidazione in tutte le località sciistiche, finora bloccate dal clima mite e abbondantemente sopra la media stagionale. Il clima era talmente caldo che era impossibile perfino sparare la neve artificiale. Piste chiuse, poco lavoro e tanta delusione per tutti gli operatori del turismo invernale e per gli appassionati di sci. Ma, almeno da questo punto di vista, le cose cambieranno a brevissimo. I mari saranno ovunque agitati, mettendo a rischio i principali collegamenti con le isole.