Full Heads è un’etichetta discografica indipendente partenopea che in questi ultimi mesi è stata protagonista di diversi eventi e manifestazioni ed ha partecipato al prestigioso David di Donatello con una delle band del rooster, i Foja, candidati alla categoria miglior canzone originale. L’idea di intervistare l’owner dell’etichetta, Luciano Maria Chirico, è nata dall’esigenza di saperne di più di questa realtà tutta made in Naples che crede ed ha investito nella musica.
Nella pagina facebook di Full Heads, tra le informazioni, c’è scritto che è una costola di Graf s.r.l (editoria) perché hai scelto di investire nella musica?
La musica indipendente è sorretta esclusivamente da individui motivati dall’amore e dalla passione per quello che fanno e solo in un secondo momento da un tornaconto economico. Amo la musica allo stesso modo in cui amo Napoli. Oggi Full Heads non è più un semplice marchio di GRAF srl ma una srl autonoma ed indipendente. L’imprenditore per svolgere il suo ruolo in maniera sana ha bisogno di orizzonti aperti, purtroppo l’editoria è in evidente fase calante mentre la musica, sebbene l’industria discografica negli ultimi decenni ci ha abituato a fatturati che oggi non esistono più, davanti a se attraverso il mercato dello streaming e del download ha strade infinite.
Cosa vuol dire essere l’owner di un’etichetta discografica indipendente? Sentiamo spesso parlarne di queste realtà, ma chi più di te può dirci realmente cos è.
Per rispondere a questa domanda cito Wikipedia: “Un’etichetta indipendente è una casa di produzione musicale che lavora al di fuori delle grandi corporazioni multinazionali e in modo indipendente, senza legarsi ad altre industrie. Solitamente, a differenza delle major, permette all’artista un controllo più globale sulla propria produzione ed una maggiore libertà espressiva”. Full Heads è proprio così. In questi giorni sto scrivendo i contenuti per il sito internet, ho buttato giù la bozza della mission che ancora non è stata pubblicata, penso sia il modo migliore per spiegare cos’è Full Heads.” Siamo un’indie label nel cuore della città più bella del mondo. Siamo una start up innovativa proiettata sul mercato internazionale e sempre in cerca dell’intuizione giusta, guardando fuori dagli schemi ma non perdendo mai di vista l’obiettivo della sostenibilità dei progetti.”
Come etichetta indipendente Full Heads è arrivata a prestigiosi red carpet, come Il David di Donatello con i Foja. Dove vorresti arrivasse Full Heads?
Bhe non mi dispiacerebbe se cinesi e sudamericani cantassero le canzoni dell’indie napoletano.
Puoi darci qualche anticipazione sui prossimi progetti dell’etichetta?
A novembre Full Heads pubblicherà il disco di esordio dei “Riva” e de “La Maschera”, a dicembre è prevista l’uscita del vinile dei Foja in tiratura limitata con alcune chicche inedite, il 2015 ha almeno due uscite al mese previste ma per scaramanzia non riveliamo ancora i nomi degli artisti, magari ci ripensano ;-)
Siae o non siae? Che consiglio ti senti di dare ai musicisti e cantautori?
Ad alcuni musicisti non ancora iscritti alla Siae consiglio di non farlo subito, perchè in quest’epoca in cui l’artista agli esordi deve essere anche produttore di se stesso, la Siae può risultare una zavorra. Non appena però si profila la possibilità di uscire dal circuito del territorio locale la tutela della Siae diventa molto importante, dato che non esiste ancora in Italia una valida alternativa per la raccolta dei frutti conseguenti allo sfruttamento dell’opera di ingegno.
Il nostro modo di fruizione della musica è cambiato notevolmente, oggi si guarda, si ascolta, si scarica la musica online. Un’opportunità o una minaccia per la discografia?
Più che una minaccia o un’opportunità è uno stato delle cose. Ciò che conta è riuscire a fotografare in maniera realista il mercato in cui ci si trova per intuire prima degli altri delle occasioni. Penso che oggi un musicista abbia molte più opportunità di essere ascoltato da un pubblico rispetto a qualche decennio fa.
“A Napoli l’arte fatica a trovare opportunità” quanto c’è di vero in questa affermazione.
Bhe cos’è che a Napoli non fatica a trovare opportunità? Ma allo stesso momento cos’è che a Napoli non si può fare? Siamo un mondo a parte.
Fonti attendibili mi hanno fatto ascoltare un pezzo rap in cui canti proprio tu. Ci racconti un po’del tuo passato da rapper?
No Comment! e poi era 23 anni fa… ;-) avevo pure i capelli.
Cos è per te la musica?
Penso che non riuscirei ad immaginare una giornata senza musica, un po’ come un cartone animato muto e in bianco e nero.
Luchiano Chirico è fan di…
Vasco Rossi e Jovanotti, Matmos e Matthew Herbert, Pearl Jam e Nirvana, Foja e La Maschera ;-)
Scegli 5 pezzi partenopei da consigliare ai nostri lettori
Tarall & Wine – Che Tiempo fa, Tommaso Primo – Gioia, Lpk – Viaggiare, Foja – Nun te scurdà e chi vene, La Maschera – La confessione.
Per restare sempre aggiornati sui progetti ed il lancio del sito di Full Heads vi consiglio di seguire la pagina facebook ufficiale dell’etichetta e vi invito ad ascoltare la playlist creata con i brani scelti da Luciano Maria Chirico, cliccate qui e buon ascolto.