E’ stata praticata ieri, nel carcere di Poggioreale, la prima seduta emodialitica, in un ambiente climatizzato e con TV
Offre molteplici vantaggi per il detenuto ma anche per la direzione l’ambulatorio per le emodialisi allestito all’Interno del Centro Clinico SAI San Paolo del carcere di Napoli-Poggioreale grazie al quale, d’ora in poi, il carcerato eviterà per tre volte alla settimana il trasferimento in ospedale con in risparmio consistente di risorse da impiegare per garantire la salute.
Nella struttura, ieri, è stata praticata la prima seduta emodialitica, in un ambiente climatizzato e con TV. Per l’Osapp, la sinergia tra Amministrazione Penitenziaria e la Sanità “deve essere un connubio strategico nell’interesse della sicurezza di tutti, mettendo al primo posto la salute dei ristretti“, dice il vice segretario regionale Luigi Castaldo che si augura altre iniziative sul solco di quella avviata ieri.
LEGGI ANCHE: Paletti e catene per occupare i posti auto, blitz ai Quartieri Spagnoli
“Grazie al lavoro svolto dal direttore Carlo Berdini e dal dirigente sanitario Vincenzo Irollo – dice ancora Castaldo – si è riusciti a realizzare una stanza per l’emodialisi completa degli opportuni confort per i ristretti affetti da gravi patologie renali, evitando la traduzione di questi presso strutture pubbliche esterne con relativi rischi connessi in questo periodo epidemiologico“.
“Ben vengano investimenti tesi a migliorare le condizioni strutturali dei penitenziari di tutto il territorio – commenta il segretario generale Leo Beneduci – e in particolar modo dell’istituto partenopeo tra i più grandi d’Europa che oggi versa in precarie condizioni strutturali mettendo in seria discussione sia la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria che lo stesso benessere, visto il critico sovraffollamento di detenuti per oltre il 40% della capacità prevista e la critica carenza di personale di Polizia Penitenziaria che compromette i diritti soggettivi di quest’ultimi messi in forte stress psicofisico“.