Nelle scorse ore sono state sistemate ulteriori transenne, il che fa pensare a tempi ancora più lunghi per le persone costrette a lasciare il condominio in via Leopardi, a Fuorigrotta.
Continuano ad attendere, dopo 4 mesi, le 21 famiglie del quartiere Fuorigrotta, a Napoli, che lo scorso 10 giugno si sono viste costrette a lasciare le rispettive abitazioni in via Leopardi al civico 146, a causa di infiltrazioni d’acqua. Le più fortunate sono state ospitate da parenti, mentre altre hanno dovuto pagare per alloggiare in alberghi o, persino, dormire in auto. Il crollo e la chiusura della strada hanno portato anche allo stop per le alcune attività commerciali che avevano sede nella struttura.
Proprio nelle scorse ore, come si apprende dal gruppo Facebook “Sei di Fuorigrotta se”, sono state sistemate ulteriori transenne, il che fa pensare a tempi ancora più lunghi, scatenando nuove proteste da parte degli abitanti del quartiere. “Perché tenerlo transennato e non intervenire? Cosa si aspetta, che crolli da solo come lo Sferisterio o il palazzo all’angolo di via Consalvo, sempre per infiltrazioni di acqua evacuato da decenni?”. Si legge nel gruppo.
Problema collegato è anche quello della viabilità. “Le macchine di fronte parcheggiano sempre e si stringe la carreggiata, dove c’è sempre un ingorgo. Ma quando si decidono a fare i lavori al palazzo?”.