Fuorigrotta, le piogge fanno crollare la strada in via Cinthia

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Fuorigrotta, le piogge fanno crollare strada in via Cinthia

In via Cinthia, nel quartiere Fuorigrotta, a Napoli, si è verificato un dissesto all’altezza del centro commerciale Azzurro a causa delle intense piogge della notte scorsa.

Stanotte a seguito delle intense piogge si è verificato un dissesto su via Cinthia altezza centro commerciale Azzurro, nel quartiere Fuorigrotta, a Napoli. Il tratto in direzione Soccavo è stato temporaneamente chiuso e sono in corso le attività da parte di Abc e Protezione Civile.

“Un problema – afferma Diego Civitillo, presidente della Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta- , quello di via Cinthia, storico e legato alla sua conformazione naturale, le cupe erano “torrenti” che portavano le acque dai versanti di Agnano e Pianura fino al mare. Un problema alimentato dai lavori realizzati durante Italia 90 soprattutto in relazione al sottopasso Claudio. Acque che provenendo da monte si accumulano nelle aree costiere (Piazza Bagnoli, via di Pozzuoli) o morfologicamente depresse (conca di Agnano)”.

“Negli ultimi anni questo fenomeno sta assumendo portate e frequenze mai viste a causa degli eventi sempre più forti ed improvvisi. La rete infrastrutturale è ormai vecchia ed insufficiente ad affrontare questi eventi mentre la cementificazione sempre più spinta ha reso aree un tempo agricole enormi distese di asfalto e palazzi. I versanti un tempo utilizzati per le colture sono orami abbandonati e le acque di ruscellamento non trovano più né una vegetazione fitta né aree che possano assorbire gli enormi quantitativi d’acqua”.

“Spesso – prosegue – diamo la colpa alle “bombe d’acqua” mentre dovremmo dare la colpa a 60 anni di cementificazione selvaggia, canalizzazione di corsi d’acqua ed infrastrutture progettate negli anni 60 se non prima. Ridurre il rischio idrologico cui sono oggetto le nostre città necessita di enormi risorse economiche e professionali. Uno dei focus su cui impiegare i fondi del PNRR deve essere l’azione di rinaturalizzazione di ampie fasce della nostra città nonché l’irregimentazione delle acque e la riqualificazione della rete infrastrutturale”.

“Senza questi interventi – conclude -, con costi di centinaia di milioni di euro, gli eventi sempre più intensi ed improvvisi continueranno a produrre danni localizzati, allagamenti in alcune aree e rischi sempre maggiori per la pubblica incolumità”.