Gabriella Cipolletta muore dopo intervento per aborto spontaneo, la madre: “Voglio giustizia”

0
361
Gabriella Cipolletta muore dopo intervento per aborto spontaneo, la madre: "Voglio giustizia"

Gabriella Cipolletta è morta presso l’ospedale Cardarelli di Napoli dopo un aborto. “Hanno ucciso mia figlia, hanno distrutto la mia famiglia e tutto quello che avevamo fatto per costruirla. Non voglio vendetta ma voglio giustizia“. Queste le parole della mamma di Gabriella, queste le parole di Emilia Cimetti come riportate da Repubblica. “Mia figlia era sanissima lo scorso anno è stata operata di appendicite e non ha avuto nessun problema“.

 

Gabriella Cipolletta, il racconto di mamma Emilia

Gabriella Cipolletta è deceduta a causa di alcune complicazioni durante l’aborto. La ragazza aveva compiuto 19 anni il 30 dicembre e aveva deciso di interrompere la sua gravidanza giunta all’undicesima settimana. “Lei era la seconda a dover fare l’intervento – prosegue la madre – Era nervosa ma la ragazza che è entrata prima di lei è uscita e stava bene, l’ha anche rassicurata dicendole che era un intervento non complicato. Eravamo tutti più sereni. Abbiamo cominciato a preoccuparci dopo un’ora che era in sala operatoria, perché l’intervento dell’altra ragazza era durato molto meno“.

Secondo quanto riportato dalla madre della ragazza deceduta presso l’ospedale Cardarelli, dopo la prima ora non sono più giunte notizie. Dopo poco, il viso sconvolto di una tirocinante e le parole del medico: “Un medico ci ha detto che la situazione non era grave, ma gravissima, che aveva avuto un’emorragia, poi un embolo, poi un collasso cardiaco. Che l’avevano tagliata per capire dov’era la perdita di sangue“.

La famiglia di Gabriella Cipolletta ha presentato un esposto al posto di polizia vicino all’ospedale. L’autopsia è stata ordinata dal pm e dovrebbe svolgersi venerdì, inoltre alcuni ispettori sono stati inviati dal ministero al Cardarelli.

Siamo pronti a collaborare – ha detto il direttore sanitario del Cardarelli, Franco Paradisosiamo scossi ma sereni“.