Galleria Umberto I e San Carlo i gioielli degradati della città (VIDEO)

L'incuria di una dei luoghi più caratteristici della città, ritrovo di clochard e di venditori ambulanti

0
1262

La Galleria Umberto I e il Teatro San Carlo sono protagonisti di degrado e incuria, oltre alla Piazzetta Matilde Serao, antistante la Galleria, ritrovo di clochard che si accampano costruendo delle vere e proprie case così come è stato denunciato dai commercianti della zona. I porticati del Teatro San Carlo sono diventati il luogo prediletto dai venditori ambulanti. In Galleria invece ci sono stati, negli ultimi giorni e nei mesi scorsi, continui crolli di calcinacciLe telecamere di Road Tv Italia hanno documentato la situazione e chiesto ai commercianti come ci si trova a lavorare con questi ripetuti episodi e il degrado imperante.

Le risposte dei commercianti della Galleria Umberto I

“La Galleria è meta di tanti turisti che restano un po’ stupefatti che una struttura così importante, posta proprio al centro di Napoli, di fronte al Teatro San Carlo, sia ridotta in condizioni pietose“. Questa una delle tante testimonianze raccolte tra i negozianti, i quali ci hanno parlato di altri problemi oltre la caduta dei calcinacci, come la sporcizia, soprattutto domenicale, o la struttura decadente: la pavimentazione in pessime condizioni, le vetrate che non reggono l’acqua e che quindi provocano spesso allagamenti in galleria. Per non parlare dei ragazzini che utilizzano le vetrine dei negozi come porte per giocare a calcetto. I commercianti hanno descritto una situazione quotidiana invivibile.

Costi d’affitto salatissimi per vivere quotidianamente nell’incuria

Nonostante questi episodi incresciosi gli esercenti commerciali devono far fronte anche alla presenza di numerosi venditori ambulanti, senza tetto che non appena cala il sole si accampano sotto i porticati della Galleria e dietro la stessa, in Piazzetta Matilde Serao, costruendo delle vere e proprie case di cartone, vittime della puzza costante di urina e altri cattivi odori. I negozianti pagano affitti salatissimi che si aggirano intorno ai 5.000 euro al mese, per vivere e combattere ogni giorno con problemi di diverso genere e di cui sembra non importare a nessuno.