Gli angeli presenti in Galleria Umberto I sono stati assicurati da reti di metallo, per pericolo crolli. Una soluzione esteticamente poco gradevole, ma purtroppo per ora queste sono le uniche soluzioni trovate, teloni e reti, per evitare nuovamente ciò che accadde un anno fa al piccolo Salvatore Giordano. Tuttavia, la Galleria Umberto I, non è l’unico simbolo di Napoli imbracato, vale lo stesso per Palazzo Reale, il palazzo della Prefettura e il ponte di Chiaia.
I Davvero Verdi e il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli non ci stanno e tramite una nota protestano, per le tante promesse non mantenute e tali soluzioni di cattivo gusto: “Tra reti di protezione, impalcature e teloni, questo monumento napoletano di fatto non esiste più. A più di un anno dalla morte del piccolo Salvatore Giordano e dopo innumerevoli promesse di interventi strutturali e risolutivi da parte del pubblico e del privato di fatto l’unica azione che si nota è la copertura sistematica dell’intera area con teloni e reti di metallo che ne rovinano la bellezza e probabilmente in caso di nuovi crolli serviranno a ben poco. E’ l’intera città imbracata offre ai turisti un triste scenario di desolazione”.
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