Sono mesi ormai che Napoli versa sangue nelle proprie strade, nell’ultimo weekend gli ennesimi morti, vittime di agguati ad opera di clan rivali o giustiziati dagli stessi ‘amici’ perchè considerati traditori. Nei vicoli più bui della città e non solo, ormai è guerra, non c’è altra parola per commentare quello a cui stiamo assitendo. Guerra nata per il controllo di piazze di spaccio, come quella a piazza Sanità, davanti la chiesa di San Vincenzo, dove ha perso la vita il giovane Gennaro Cesarano, appena 17enne. La sua morte è avvenuta proprio nel weekend e perchè di intralcio a qualcuno che lì, a piazza Sanità, voleva avere il controllo dello spaccio della droga.
Gennaro Cesarano, ucciso a soli 17 anni
E’ solo l’ultima di tante vittime e non sarà nemmeno l’ultima, la guerra tra clan pare essere appena all’inizio. I vari clan sono in guerra tra loro e da tempo ormai le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire i pezzi, cercando di capire lo scenario confuso della Sanità: da un lato abbiamo i Sequino-Esposito, dall’altro i Lo Russo, radicati tra Miano e Capodimonte, e poi altri vari clan provenienti da Frocella. Tra loro giovani come Gennaro Cesarano, minorenni ma già alle spalle liste e liste di precedenti penali, già a capo di bande dell’illegalità, già con il controllo in mano di piazze e già pronti a morire. Avanti il prossimo.